Regia: Matt Brown
Alla vigilia della partecipazione al secondo conflitto mondiale da parte dell'Inghilterra, due importanti personaggi della cultura europea si incontrano.
La conversazione è sostenuta da Sigmund Freud, tedesco, ebreo, padre della psicanalisi e da C.S. Lewis, inglese, cattolico, autore della saga per bambini “Le cronache di Narnia”. Il dialogo ha per sfondo il semplice, ma molto curato nell'arredamento, appartamento del primo che il secondo raggiunge, e ha come fulcro principale l'esistenza di Dio.
Diversi per impostazione, formazione, esperienze passate e metodo di approccio, sosterranno ognuno la propria tesi, senza cercare di convincere l'altro e senza cambiare idea. Quasi una piece teatrale totalmente sostenuta dai due attori, entrambi britannici, che si muovono con eleganza e compostezza, nonostante imperversi il clima di dolorosa inquietudine.
Alternato al dialogo, interessante e profondo, c'è la radio, con la programmazione musicale volta a stemperare l'atmosfera appesantita dagli annunci e notizie che non portano nulla di buono. Il discorso del Re, da cui l'omonimo film, viene solo citato, alla sua conclusione, lo spettatore sa perfettamente quale era il messaggio.
Appena accennati sono i due personaggi femminili: la donna con cui Lewis convive, la madre del soldato suo compagno di trincea, a cui ha promesso di prendersene cura una volta finita la guerra, nel caso non fosse sopravvissuto; e la leale e devota figlia di Freud, docente anch'essa di psicanalisi, divisa tra l'inedito amore per la persona scelta, e che ricambia, e il riconoscente affetto per colui che l'ha iniziata a questa disciplina, studiandola, dimenticando la prima regola fondamentale della distanza e dell'estraneità, motivo per cui il rapporto tra i due consanguinei risulta essere morboso e malato.
Senza quindi rispondere ad uno dei più grandi interrogativi che attanaglia l'uomo, lo spettatore gusta una brillante e scrupolosa disamina della questione, e resta, inevitabilmente diviso, tra fede e ragione.
Voto: 8
Buona visione,
Diva Artemide
Volevamo vederlo al cinema.. mi è sparito in un amen.. lo attendo in streaming.. ;)
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