La Casa nella Nebbia: Recensione del Libro



Autore: Robert Bryndza


Dopo aver rotto il ghiaccio con I Cinque Cadaveri, proseguiamo l’esplorazione di Robert Bryndza, e del ciclo riguardante la detective Kate Marshall.

Ed eccoci quindi a parlare de La Casa nella Nebbia (Shadow Sands in lingua originale), secondo romanzo della saga, che mantiene le buone sensazioni che già il suo predecessore aveva suscitato.

Brevemente la trama. Il corpo di un ragazzo viene ritrovato nelle acque del lago Shadow Sands, luogo alquanto sinistro e con un passato misterioso. La Marshall si troverà quindi ad indagare insieme con il suo fidato Tristan, scoprendo una serie di delitti collegati alla zona e allo stesso killer.

Il libro parte col botto, con la descrizione del povero Simon dilaniato dalla barca con tanto di particolari sanguinolenti. Pure l’immagine dell’anguilla che fuoriesce dalla bocca del cadavere resta ben impressa e si presterebbe benissimo per la trasposizione su schermo, con tanto di jump scare immediato.


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L’accoppiata Kate-Tristan, già esplorata nel capitolo precedente, funziona anche qui, creando un rapporto interessante grazie anche alla complementarità dei due. Viene inoltre dato maggior spazio al loro sviluppo, in particolare a Tristan, con le sue storie personali a far da contorno alle faccende lavorative.

La narrazione segue per gran parte del romanzo le vicende dei due protagonisti, con quindi poca alternanza di storie, rendendo la lettura più agevole anche per quelli che possono dedicarvi pochi minuti al giorno. Qualche divagazione viene concessa in merito alla storia di Maddalena, ma nel complesso la linearità della narrazione si mantiene pressoché costante per tutto il libro, con uno stile tutto sommato essenziale.

Qualche citazione sparsa qui e là, tipo Candyman e Grano Rosso Sangue, aggiunge un po’ di pepe in più, pepe che non serve invece alla parte finale, piuttosto carica di suspense e tensione.

In definitiva, si tratta di un buon proseguimento di saga, consigliato ai fan dell’autore e dei thriller non troppo complessi.

Buona lettura,




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