Regia: Alex Projas
TRAMA
Durante la Notte Del Diavolo a Detroit, la polizia indaga riguardo l'omicidio del musicista rock Eric Draven e lo stupro subito dalla fidanzata Shelly Webster (che muore in ospedale a causa delle ferite subite).
Un anno dopo Eric viene resuscitato da un corvo che picchietta sulla lapide. Una volta ritornato nella sua abitazione sperimenta alcuni flashback che mostrano la violenza che ha subito lui e la sua amata. Così guidato dal corvo decide di mettere in atto una vendetta brutale nei confronti degli aguzzini, ossia T-Bird e gli altri membri della sua banda (Tin Tin, Funboy e Skank).
RECENSIONE
Visto che ho fatto la recensione di The Crow (2024), oggi analizzo nel dettaglio Il Corvo (1994), film uscito negli anni 90. Nello specifico è uscito nel 1994 ed è diretto da Alex Proyas, lo stesso regista di I, Robot. Il film in questione è basato sull'omonimo romanzo di James O'Barr e ha avuto vari sequel che a parer mio sono uno peggio dell'altro.
Il Corvo (1994) è un film importantissimo per tanti motivi, alcuni dicono "Eeeeeh viene ritenuto capolavoro ed è diventato famoso solo perché è morto Brandon Lee, ossia l'attore che ha interpretato Eric durante le riprese". Ma siete proprio sicuri di questo? No perché io l'ho guardato più di 20 volte e il film è importante anche per altri motivi oltre a rappresentare l'eredità di Brandon Lee. Ci stanno pure delle tematiche sfruttate benissimo, ma come al solito la gente parla per dare fiato alla bocca dicendo baggianate, però vabbè andiamo avanti che è meglio.
Il film in questione è un'opera cinematografica incredibile ed affascinante, è girato completamente in notturna, e infatti tutto ciò che si vede avviene di notte. Si colloca perfettamente nei canoni dei Revenge-Movies, infatti abbiamo un gruppo di teppisti che commettono la violenza, poi abbiamo il protagonista che si prepara per vendicarsi e poi abbiamo le morti vere e proprie dei colpevoli. È uno schema che è diventato un classico di questo genere, però qui viene riproposto in un modo assai ipnotico e stupendo.
Soffermandoci sulla caratterizzazione dei vari personaggi, devo dire che è curata nei minimi dettagli, infatti sia Eric Draven sia i vari criminali, inclusi i membri della gang comandata da T-Bird, hanno un grandissimo impatto sul pubblico e sono importanti per lo sviluppo narrativo. C'è anche da dire che ci sono tante sequenze che sono diventate ormai iconiche, mi viene in mente tutta la parte in cui Eric viene colpito dai flashback che mostrano la violenza che ha subito lui e la sua fidanzata; questa parte mi ha colpito tantissimo perché sa disturbare lo spettatore per ovvi motivi, ma fa provare anche parecchia tristezza. Il tutto viene accompagnato da un colore che sa rendere la situazione ancora più di impatto, nello specifico per questa parte è stato usato un inquietante rosso sangue. Tutte le scene in cui Eric si vendica uccidendo uno dopo l'altro i propri aguzzini in modi fantasiosi sono tra le parti più importanti del film e sono girate benissimo, grazie alla messa in scena da brividi. Durante la visione, tra l’altro, possiamo assistere a momenti toccanti e malinconici accompagnati da musiche tristi. Vi rendete conto che questo film riesce a farmi stare male facendomi lacrimare gli occhi a differenza di molti altri titoli che ho in collezione? È strepitosa questa cosa, ma anche la famosa frase di Eric Draven ossia "Non può piovere per sempre" trasmette allo spettatore parecchia tristezza. Ho i brividi ca*zo. E ora colleghiamoci a quello che ho detto ora e parliamo proprio dei vari dialoghi. Vi giuro che li conosco tutti a memoria, potrei fare di nuovo io il copione di Il Corvo (1994) considerando che conosco ogni singola conversazione tra i personaggi.
Un'altra cosa che ho apprezzato è come viene messo in scena il rapporto che si crea tra il protagonista e il corvo. Come dice Sarah, quando uno muore, secondo alcune dicerie il corvo porta l'anima nella terra dei morti, però se sono capitate cose orribili e dolorose l'animo non può riposare quindi il corvo riporta indietro l'anima per la cosiddetta resa dei conti. Se ci si pensa bene è una cosa assai simbolica e rende la pellicola ancora di più di impatto.
L'atto finale dove abbiamo lo scontro tra Eric Draven e Top Dollar, ossia il boss della città che comanda le varie gang, è semplicemente spettacolare. Il combattimento avviene sul tetto della cattedrale ed è qualcosa di unico nel suo genere, girato in modo superbo ed è ancora più affascinante come si conclude, ossia con Eric che dà al cattivone le 30 ore di sofferenze che ha assorbito da Albrecht. Strepitoso, davvero.
Ora parliamo di ciò che ha reso Il Corvo (1994) imprescindibile. Innanzitutto, è un film che ha proposto di nuovo un certo tipo di atmosfera, infatti durante la visione possiamo assistere a quelle atmosfere gotiche e dark che mi hanno sempre affascinato. È un film che mostra alla perfezione anche la cultura metal e glam rock dell'epoca, ma soprattutto vive su una premessa fondamentale che rappresenta la tematica principale. La premessa è che la demarcazione tra bene e male non è così tanto netta. Il male genera sempre e soltanto altro male e odio. Se ci ragioniamo Eric Draven diventa cattivo quanto quelli che l'hanno ucciso, infatti una volta che viene resuscitato si accorge che è diventato fortissimo e si vendica dei propri aguzzini divertendosi commettendo atti piuttosto brutali. Che poi si dia ragione ad Eric perché lui e la sua amata sono stati seviziati e uccisi in modo sgradevole è un altro paio di maniche perché loro hanno subito il torto e quindi si rimane contenti nel vedere il protagonista che si vendica, però la tematica che sta alla base di tutto rimane quella che ho detto. Punto. Non si scappa da questo. Se invece vogliamo parlare di altre tematiche possiamo trovare una critica nei confronti delle sostanze stupefacenti che portano alla rovina, però ciò che rimane più impresso è quello che ho detto prima.
Dal punto di vista tecnico abbiamo tantissimi pregi. Il cast è eccellente, tutti bravissimi nei loro ruoli, tra cui Brandon Lee nel ruolo di Eric Draven. Purtroppo, come ben sappiamo, è morto durante le riprese, ed è una cosa che fa provare parecchia tristezza pure al giorno d'oggi, non sto nemmeno a dire come è morto perché credo che lo sappiano tutti.
Gli effetti speciali impiegati anche per le esplosioni sono una chicca, curati nei minimi dettagli, le varie location sono sublimi dal punto di vista scenografico, la fotografia è meravigliosa e rende affascinanti le atmosfere gotiche e dark, le inquadrature sono gestite benissimo. La regia di Alex Proyas è potente e ben affermata, nonostante ci siano stati dei problemi durante la produzione e le riprese anche a causa dell'incidente con Brandon Lee è venuto fuori qualcosa di pazzesco. La sceneggiatura offre molti spunti interessanti che vengono sfruttati a pieno ed infine mi è piaciuta moltissimo la colonna sonora composta da musiche realizzate da vari gruppi musicali, tra cui The Cure, Nine Inch Nails e Pantera.
Concludo qui la mia recensione perché ho analizzato per filo e per segno tutto quello che ho apprezzato tra cui le tematiche. A conti fatti Il Corvo (1994) è un film davvero importante, non concordo con chi lo considera soltanto un cult perché questo è un capolavoro e merita di essere chiamato tale. Sono contento che intorno a sé abbia una grandissima cerchia di fan che lo amano anche tutt'ora, io faccio parte di loro e ne sono fiero. In collezione, tra l’altro, ultimamente ho aggiunto l'edizione 4K+ Blu-ray, che non doveva assolutamente mancare.
Imperdibile, consigliato assolutamente a chi non l'ha ancora guardato.
Buona visione,
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