The Well: La Recensione del Film



Regia: Federico Zampaglione

Il male più profondo e violento può trasformarsi in una forma inerme e ti chiedi…chi è il vero mostro?

BREVE SINOSSI

1993. Lisa è una giovane restauratrice americana inviata dal padre al castello di Sambuci, un remoto borgo nel Lazio, per recuperare un antico dipinto danneggiato da un incendio. Con il termine perentorio di due settimane prima dell'asta, Lisa deve lavorare contro il tempo. La proprietaria del castello

è una duchessa bella ed enigmatica, che risiede con la sua figlia tredicenne, Giulia. Man mano che Lisa riporta alla luce il dipinto, emergono figure mostruose che iniziano a popolare anche i suoi incubi, diventando sempre più reali. Nel frattempo, tre giovani ricercatori incontrati da Lisa al suo arrivo, che si erano accampati nei boschi, scompaiono misteriosamente. Vengono ritrovati prigionieri in una segreta, dove un carceriere deforme li tormenta e li consegna come pasto a una creatura misteriosa che dimora in fondo a un pozzo.


ANALISI E PARERE PERSONALE

The Well è un film di genere horror thriller del 2024 diretto da Federico Zampaglione. Dopo Shadow e Tulpa, il regista ritorna al cinema horror con un film convincente che si inserisce con autorevolezza nella migliore tradizione dell'orrore italiano. Ambientato nel 1993, il film segue le vicende di Lisa, una talentuosa restauratrice americana, che arriva in un piccolo villaggio italiano con l'incarico di recuperare un antico dipinto nella villa della duchessa Emma Fosca Malvisi. Quest'opera, realizzata dal pittore Arcano nel 1493, è stata annerita da un incendio che, per fortuna, non l'ha distrutta permettendone così il restauro. Lisa ha solo due settimane per completare il lavoro, con una penalità economica significativa se non dovesse riuscirci. Durante il suo soggiorno, la protagonista incontra Giulia, la figlia tredicenne della duchessa, che si mostra scontrosa e riservata, come se fosse tormentata da qualcosa. Nel frattempo, tre conoscenti di Lisa vengono rapiti e rinchiusi in sotterranei disposti attorno a un antico pozzo, sorvegliati da un sinistro carceriere. Mentre la ragazza avanza con il restauro, è tormentata da incubi e visioni inquietanti. Un oscuro segreto sembra avvolgere l'intera situazione, mentre lei si avvicina sempre più alla verità nascosta dietro il dipinto e gli strani eventi che la circondano. Dopo questa premessa, analizziamo insieme quali sono gli elementi che costituiscono questo film.


Trama

La premessa del film è intrigante e originale, dimostrando la capacità di Federico Zampaglione di mescolare abilmente thriller e horror. La trama è avvincente e coinvolgente, arricchita da una colonna sonora che si adatta perfettamente a ogni scena, creando un'atmosfera sempre appropriata. Il film è caratterizzato da una violenza brutale e da un uso abbondante di sangue, resi possibili grazie a un fantastico make-up e a sbalorditivi effetti speciali. L'ansia, la tensione e la curiosità sono palpabili e crescono progressivamente man mano che la storia si sviluppa, mantenendo lo spettatore costantemente sul filo del rasoio. Il mistero gioca un ruolo fondamentale, aggiungendo profondità alla narrazione. Anche se il film è ambientato nel 1993, la mancanza della tecnologia moderna non si fa sentire, dimostrando che una buona storia può trascendere le limitazioni temporali. Dal punto di vista narrativo, il film è strutturato su due versanti apparentemente paralleli che confluiscono in un finale inaspettato, culminando in una sanguinosa resa dei conti e capovolgendo nettamente la percezione del male dello spettatore. Zampaglione omaggia i grandi classici dell'horror senza perdere di vista le tendenze moderne, creando un'opera che riesce a essere allo stesso tempo nostalgica e innovativa. Tuttavia, mentre molti aspetti del film sono notevoli, alcuni spettatori potrebbero trovare eccessiva la brutalità e la quantità di sangue. Inoltre, la complessità della trama potrebbe risultare difficile da seguire per chi non è abituato a questo genere di narrazione. In definitiva, si tratta di un horror che riesce a coniugare tradizione e modernità, offrendo un'esperienza cinematografica intensa e memorabile che tiene in pugno lo spettatore e lo lascia a bocca aperta.


Personaggi

I personaggi del film sono interessanti e ben costruiti. Tuttavia, bisogna dire che alcuni di essi mancano di profondità, e una maggiore caratterizzazione avrebbe arricchito la trama. Nel dettaglio:

Lisa (interpretata da Lauren LaVera). Lisa emerge come una ragazza dolce e ben caratterizzata, dotata di un forte spirito di sopravvivenza. La sua evoluzione nel corso della storia è evidente: da giovane gentile e timorosa, Lisa trova in sé stessa la forza per affrontare il male nascosto nel maniero. Questo sviluppo permette allo spettatore di creare un forte legame empatico con lei, grazie alla sua determinazione e al suo desiderio di scoprire la verità a tutti i costi.

Emma (interpretata da Claudia Gerini). Emma si presenta come una donna gentile, ma misteriosa e ambigua. La sua presenza contribuisce a mantenere il ritmo del film avvolto nel mistero, poiché lo spettatore fatica a capire se può fidarsi di lei. Inizialmente percepita come un personaggio marginale, Emma dimostra invece di avere un ruolo centrale nella trama rendendo la sua caratterizzazione efficace nel trasmettere un senso di curiosità e incertezza che perdura fino alla fine.

Giulia (interpretata da Linda Zampaglione). Giulia, la figlia tredicenne della duchessa, è un'aggiunta intrigante al film. Il suo alone di mistero cattura l'attenzione dello spettatore, generando confusione e allarme. La caratterizzazione di Giulia è ben definita, e come Emma, riesce a trasmettere ambiguità e mistero, arricchendo la tensione narrativa.

Nonostante i personaggi principali siano ben sviluppati, i personaggi secondari risultano poco approfonditi. Avrei preferito sicuramente una maggiore caratterizzazione e una spiegazione più dettagliata delle loro azioni, rendendo in questo modo la trama più completa.

In sintesi, il film è guidato da un trio di forti figure femminili che offrono interpretazioni convincenti e sfaccettate. Tuttavia, per raggiungere una maggiore coesione narrativa, sarebbe stato utile dedicare secondo me più attenzione allo sviluppo dei personaggi secondari. Nonostante questo, i personaggi principali contribuiscono significativamente al successo del film, mantenendo alta l'attenzione e l'interesse dello spettatore.


Prova recitativa

La prova recitativa degli attori in The Well è generalmente solida, con alcune performance che meritano particolare attenzione. Lauren LaVera, nel ruolo di Lisa, offre una prova recitativa convincente, incarnando con credibilità la forza e la determinazione del suo personaggio. La sua presenza sullo schermo trasmette l'energia necessaria per guidare il film attraverso gli orrori nascosti nel castello. LaVera riesce a incarnare la tensione interna di Lisa, mostrando vulnerabilità e forza in egual misura, il che la rende il fulcro della pellicola.

Claudia Gerini, nel ruolo di Emma, e Linda Zampaglione, nel ruolo di Giulia, aggiungono profondità e complessità al film. Gerini interpreta Emma con un'elegante ambiguità, mantenendo lo spettatore in bilico tra fiducia e sospetto. La sua recitazione riesce a trasmettere emozioni contrastanti, rendendo il personaggio affascinante e misterioso. Linda Zampaglione, nel ruolo della giovane Giulia, cattura l'attenzione dello spettatore con una recitazione che miscela innocenza e oscurità, contribuendo a creare un'atmosfera di inquietudine.

Il resto del cast svolge il proprio ruolo in modo competente, contribuendo a creare un mondo credibile, misterioso e marcio. Nel complesso, la forza del cast di The Well risiede nella loro abilità collettiva di affrontare la complessità della trama e trasmettere le emozioni richieste. Gli attori riescono a comunicare ansia, frustrazione e angoscia, immergendo lo spettatore in un mondo corrotto dove il male è predominante e facendolo sentire parte di esso. La performance guidata da un trio di donne forti - LaVera, Gerini e Zampaglione - è particolarmente notevole e contribuisce significativamente al successo del film.

In attesa di vedere la pellicola in lingua originale non doppiata, una nota negativa riguarda proprio il doppiaggio. A mio avviso, il questo riduce l'impatto emotivo sullo spettatore, privando il film di una parte della sua autenticità. La presenza di attori del calibro di Claudia Gerini, con la loro abilità recitativa, meriterebbe di essere apprezzata senza il filtro del doppiaggio. La recitazione in lingua originale permetterebbe agli spettatori di cogliere appieno le sfumature vocali e l'intonazione che gli attori mettono nelle loro interpretazioni, aspetti che spesso vengono attenuati o persi nel suddetto processo. Claudia Gerini, in particolare, è un'attrice il cui talento e la cui espressività sono ben noti, e vederla recitare senza doppiaggio sarebbe un modo per apprezzarla pienamente.


Ambientazione

L’ambientazione è sicuramente uno dei punti di forza del film The Well. Il castello in cui si svolge la storia infonde un senso crescente di ansia e tensione man mano che la trama si sviluppa. Ogni dettaglio dell'ambiente è curato con precisione, coinvolgendo lo spettatore al punto da far percepire fisicamente il dolore, il marciume e l'aria pesante che infestano il luogo. Le ambientazioni gotiche e dark, che sembrano sospese nel tempo, amplificano questa sensazione.

Il vero fulcro dell'ambientazione, e l'elemento chiave del film, è il pozzo. Questo simbolo trasmette sia curiosità che paura dell'ignoto, costringendo la mente dello spettatore a interrogarsi su cosa si nasconda al suo interno. Per gran parte del film, mi sono chiesto: cosa c'è nel pozzo? Questo interrogativo mantiene alta l'attenzione, accentuando la tensione e il senso di claustrofobia che l'elemento trasmette. Il pozzo può essere interpretato anche come una metafora: potrebbe rappresentare i pensieri profondi e nascosti che ognuno di noi cerca di tenere a bada, ma che a volte emergono inaspettatamente. Se lasciati liberi, questi pensieri possono rivelare la nostra parte più oscura.



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L'ambientazione contribuisce efficacemente a creare suspense, curiosità e tensione. Il film è diviso in due ambienti distinti: la parte superiore del castello, che è curata, limpida, elegante e misteriosa; e la parte inferiore, sotto il maniero, dove tutto è sporco, dove emergono le paure più profonde, e dove la violenza incontrollata prende vita. Questi due ambienti rappresentano le due facce della stessa medaglia, mostrando il marcio che può trovarsi in ogni situazione e in ogni essere umano.

Il regista ha sapientemente sfruttato queste contrapposizioni per mettere in luce i desideri reconditi che, sebbene al di fuori degli schemi convenzionali, albergano in ciascuno di noi. Guardando il film, lo spettatore può esplorare queste pulsioni in modo distaccato e sicuro, senza il pericolo di lasciarle prendere il sopravvento.

L'ambientazione di The Well non solo crea un'atmosfera di tensione e mistero, ma serve anche da potente strumento narrativo che arricchisce la comprensione dei personaggi e delle loro dinamiche interne.


Conclusione

In conclusione, The Well di Federico Zampaglione è un horror mozzafiato che riesce a catturare l'attenzione dello spettatore grazie alla sua atmosfera oscura e alla premessa intrigante. Le interpretazioni di Lauren LaVeraClaudia Gerini e Linda Zampaglione sono convincenti e riescono a trasmettere la complessità dei personaggi con grande efficacia.

L'ambientazione del film è uno dei suoi punti di forza, creando un ambiente visivamente affascinante e inquietante che contribuisce alla tensione generale. Sebbene i personaggi secondari avrebbero potuto beneficiare di una caratterizzazione più approfondita, il film mantiene alta la tensione e l'interesse dello spettatore. Federico Zampaglione ha osato con questo film e ha ottenuto risultati notevoli, riuscendo a reinventare e innovare un genere che sembrava ormai stagnante.

Questo film, con la sua violenza grafica, non è adatto a tutti, ma riesce a catturare e mantenere lo spettatore incollato alla poltrona, quasi tenendolo in ostaggio. Il finale, sorprendente e non scontato, lascia un impatto duraturo, stravolgendo la percezione e le aspettative del pubblico. Gli effetti speciali sono realistici e di alta qualità, mentre l'uso della macchina da presa è magistrale, con riprese che seguono attentamente ogni movimento e nascondono volutamente dettagli per aumentare la curiosità e la tensione.

Guardando The Well, è impossibile non pensare ai classici di Dario Argento, Pupi Avati e Mario Bava. Il film osa, inventa, innova e omaggia i classici senza tempo, guardando anche alle tendenze moderne e creando un ponte tra passato e presente. Federico Zampaglione ha superato se stesso, confezionando un horror sorprendente e provocatorio, spingendosi oltre dove quasi nessuno ha mai avuto il coraggio di arrivare. Questo film rappresenta una boccata d'aria fresca per il cinema horror italiano, segnando un ritorno a un genere che comincia a fare sul serio.

The Well è sicuramente destinato principalmente a un pubblico di appassionati di cinema horror e, personalmente, mi sono divertito a guardarlo al cinema e ho provato un senso di disgusto e raccapriccio in alcune sequenze. La pellicola colpisce forte non solo lo stomaco ma anche la mente, e ne consiglio senza dubbio la visione. In definitiva, vi avverto: non guardate nel pozzo profondo della vostra anima se non siete pronti ad affrontare i vostri demoni!


PUNTI DI FORZA

  • Atmosfera oscura e intrigante
  • Interpretazioni convincente degli attori principali
  • Effetti speciali e uso della macchina da presa


PUNTI DEBOLI

  • Caratterizzazione dei personaggi secondari
  • Doppiaggio
  • Sottoutilizzo di elementi potenzialmente interessanti

Buona visione.

Luigi Di Bello



Trailer


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3 commenti:

  1. Ma divertirsi provando disgusto e raccapriccio é un tutt'uno?!
    E la Gerini, la doppia un'altra? E perché? O l'hai visto in inglese?!

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  2. Beh alla prima domanda dato che non ho visto ancora il film posso rispondere: Si
    Non tutti abbiamo gli stessi gusti gli horror piacciono a molti, se non piacciono basta non guardarli

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  3. É un mio parere personale. Essendo fan di questo genere, il film mi ha colpito con le scene forti ma, allo stesso tempo, mi ha anche divertito per alcuni motivi che non posso dirti per non fare spoiler. Per quanto riguarda Claudia Gerini, lei recita in inglese e si è doppiata da sola. Questo perché tutto il film è doppiato, e il regista ha spiegato anche il perché..

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