Abigail: Recensione Del Film



Regia: Tyler Gillett, Matt Bettinelli-Olpin


I bambini, nessuno pensa ai bambini (cit), piccoli mostri che hanno l’innocente crudeltà che manca a noi adulti, anche quando volteggiano in tutù e scarpette da ballerina, sulle note del Lago dei Cigni.

Perché Abigail, fatta a forma di Alisha Weir è proprio questo: Odette e Odile. Il film invece è riuscito, alla faccia del trailer spoiler!

Intanto, ben tornati al duo registico Gillet-Olpin, ora Radio Silence, che, dopo aver raddrizzato la saga di Scream ed essere scappati dal tornado di licenziamenti sul set nel prossimo film della saga di Ghostface e aver preso a bordo anche la fired-star dei sequel, Melissa Barrera, mettono su una banda di mascalzoni per dar vita ad Abigail.

Una banda in stile Le Iene, con nomi fake e composta dalla Barrera, il losco ex detective, l’hacker esperta, il muscoloso tardo, lo sbruffone (Angus Cloud, a cui il film è dedicato) e il nero di turno, è assoldata dall’imperscrutabile Giancarlo Esposito, ormai pietrificato nei ruoli à la Gus Fring per una missione: rapire la pargoletta ballerina di un riccone e chiederne il riscatto. La parte difficile è rapirla e fila liscia, cinque minuti di film, quella facile è farle da babysitter per un giorno, in attesa dei soldi. Sei criminali, una bambina indifesa, ventiquattro ore; cosa può succedere?

Se avete visto il trailer, già lo sapete e magari pensate pure che il film sia una ca**ata.

Gli spoiler, nessuno pensa agli spoiler!

E invece.

E invece Abigail è una piacevole sorpresa.

La trama ricalca la struttura di Dal Tramonto all’Alba, quindi se siete digiuni avete già un indizio: inizio action movie duro e puro col tempo di presentare i personaggi, inversione di marcia a metà film con sorpasso sulla corsia dell’horror ed ettolitri di sangue come i Radio Silence ci hanno abituati. Parliamo quindi delle simpatiche creature con la V…e non è il Vombato.


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(Allerta spoiler)

Abigail è una vampira ballerina, figlia di tanto padre, una specie di Kaiser Soze delle tenebre (Matthew Goode), e di lui sicario dei vai criminali (i rapitori), rei in vari modi di averne danneggiato in vari modi l’impero criminale. E poi vabbè le piace giocare col cibo, come il gatto e il topo, vorrai mica che i bambini si annoino? I vampiretti, nessuna pensa ai vampiretti!

(Fine Spoiler)

Se Abigail funziona, un buon sessanta per cento è dovuto a ciò che sta dentro al tutù e scarpette: Alisha Weir, quattordicenne che mi fa sentire un vecchiaccio, alla quale però auguriamo una brillante carriera cinematografica.

Per inciso è al cinema anche con l’inglesissimo Cattiverie a Domicilio, ma qui dà proprio il bianco, anzi il rosso.

Alisha non solo è perfetta a passare da cigno bianco a cigno nero, ma si carica il film sulle spalle, facendolo volteggiare e piroettare, dandogli un tono più leggero, rifiatando prima di gettarci di nuovo nell’ abbuffata di sangue sudore e lacrime.

Come in tanti (nuovi) film sui V… ci si diverte a sbeffeggiare le regole su come neutralizzarli; infatti è divertente il destino di una delle vittime, trasformata in una marionetta danzereccia di Abigail stessa, fra pas du chat e canini acuminati. Gustoso! Spassoso!

E’ una fortuna che il trailer non riesca a rovinare il film riuscito e ben fatto, con più polpa di quella che sembra promettere. Per cui, allacciate le scarpette rosso sangue e…

Buona visione


Trailer



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