Autore: Paola Barbato
Questa recensione potrebbe benissimo essere un nuovo episodio della rubrica Affinità e Divergenze, perchè purtroppo debbo dissentire col mio amico e sodale Luca su questo libro della Barbato.
Paola Barbato la leggo da tempo immemore perchè da sempre sono lettrice di Dylan Dog, per cui non sono oscura alle sue trame e alla sua costruzione delle storie. La scoperta della Barbato romanziera arriva con Non Ti Faccio Niente che mi era piaciuto molto e dopo anni di insistenza da parte di Luca ho finalmente letto Io So Chi Sei, dimenticando completamente fosse il primo di una trilogia. Per la trama vi rimando alla recensione di Luca.
Ed è qui che diventa una puntata di Affinità e Divergenze perchè Luca lo definisce LIBRONE mentre a me è piaciuto poco, pochino. Le cose che mi son piaciute e che ho apprezzato sono sicuramente la trama iniziale molto semplice ma d'effetto, salvo poi perdersi nella quantità di pagine della storia; lo stile di scrittura che rende la storia ancora più asfissiante e claustrofobica; e il personaggio dell'ispettore Caparzo, unico personaggio con un senso logico all'interno della trama.
Purtroppo quando non riesco ad empatizzare col personaggio principale di un libro un po' la mia lettura ne risente, soprattutto, come in questo caso, se si parla di un thriller. Lena è la protagonista più inutile, lamentoso, lagnoso, noioso mai creato dalla letteratura; lei e tutto resto dei comprimari suoi amici, l'unico che si salva è il buon Caparzo.
Passiamo poi ad un'altra pecca secondo me: la lunghezza. Questo libro è davvero lungo, molto lungo, a tratti ero molto vicina al mollarlo ma volevo conoscerne la fine (SPOILERI, NON HA UNA FINE VERA E PROPRIA, o almeno non qui) che è stata molto deludente, ma è stata colpa mia perchè non ricordavo fosse parte di una trilogia e l'idea di leggere altri due libri simili a questo per capire come va a finire tutto un po' mi spaventa...un po' tanto.
Leggerò anche gli altri due? Molto probabilmente si, ho perso troppo tempo col primo per non sapere come andrà a finire. Ve lo consiglio? se vi piacciono gli autoconclusivi, i thriller a ritmo molto serrato, allora direi proprio di no.
Qui il libro libro
Buona Lettura,
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