Autore: Simone Sauza
Di libri sui serial killer ne sono stati scritti tantissimi e, nel bene o nel male, si somigliano un po' tutti. Di questi libri ne ho letti tantissimi e per questo non potevo non leggere anche Tutto Era Cenere. Qui però siamo davanti a qualcosa di completamente diverso dal solito.
Un misto tra diario personale, saggio sui serial killer, trattato filosofico e storia horror con tantissimo nichilismo alla Ligotti.
"[...]Che tipo di mondo percepisce un serial killer? Cosa sono gli altri all'interno dei suoi schemi percettivi? Che tipo di scarto sancisce con la gente comune? [...]"
Un'analisi non solo della figura dell' omicida seriale ma anche una riflessione sulla natura dell'uomo. Importantissima e completamente diversa da solito la tesi di base: nel suo saggio Sauza non indaga il trauma che porta l'omicida a diventare serial killer ma il rapporto dell'omicida con il resto del mondo.
"[...] La figura del serial killer emerge nella sua costitutiva ambiguità: un doppio volto che sintetizza una società strutturata sulle categorie di shock, trauma e violenza, ma anche un'apertura verso un fuori dell'esperienza umana. Il serial killer, come posseduto da bifrontismo di un Giano oscuro, manifesta in forma parossistica questa soglia su cui di svolge l'esistenza. [...]"
Un libro completo arricchito soprattutto da tantissime citazioni cinematografiche e letterarie, grandissime citazioni letterarie (da Dissipatio H.G. di Morselli al mio amatissimo Crash, da Un Estraneo Al Mio Fianco, all' importantissimo approfondimento su Peter Sotos).
Molto interessante il terzo capitolo del saggio che indaga il rapporto tra killer e mediaticità: sia per film e serie tratte dalla vita dei killer sia per il rapporto diretto cercato dai killer con i media (primo fra tutti Zodiac).
"[...] L'omicida seriale è privo di mondo. Il suo mondo umani è crollato, perso, da sempre, da quando è nato o da un momento improvviso della sua esistenza. [...]"
Tutto Era Cenere è uno dei libri migliori di questo inizio 2024, molto diverso dai soliti saggi sugli omicidi seriali, dove trovate poco gore e molta filosofia. Se siete fan di Ligotti è assolutamente da leggere.
Buona lettura,
Nessun commento:
Posta un commento