Regia: Emerald Fennel
La critica si è divisa parlando di questa pellicola, esaltandola o criticandola, anche aspramente.
Ciò che viene criticato è la velata voglia di lasciare un messaggio, una critica, che però con il proseguire del film sembra non arrivare ad un punto ed essere fine a sé stessa. Ma quello che porta avanti il film sono i caratteri in gioco e il suo profondo senso estetico, e così, per me, bisogna prendere questa pellicola, con leggerezza, la stessa che caratterizza i personaggi coinvolti.
Saltburn è l'incarnazione della falsità e malvagità di un ceto privilegiato, tra i suoi vizi ed eccessi.
Ciò che viene criticato è la velata voglia di lasciare un messaggio, una critica, che però con il proseguire del film sembra non arrivare ad un punto ed essere fine a sé stessa. Ma quello che porta avanti il film sono i caratteri in gioco e il suo profondo senso estetico, e così, per me, bisogna prendere questa pellicola, con leggerezza, la stessa che caratterizza i personaggi coinvolti.
Saltburn è l'incarnazione della falsità e malvagità di un ceto privilegiato, tra i suoi vizi ed eccessi.
Nonostante la fotografia inizialmente dia la sensazione di un caloroso ricordo estivo, nasconde al di sotto un film perverso, che non sembra lasciare alcuno spiraglio di positività. La bramosia di possesso, soprattutto sessuale, l'invidia, il disprezzo guidano il film verso il suo violento finale.
La fotografia e le interpretazioni azzeccate, soprattutto quella di Barry Keoghan, trasmettono alla perfezione questi sentimenti oscuri e malcelati, mentre a fare da filo conduttore tra le scene, vi è una forte sensualità e sessualità, che diventano ossessione e presentimento di qualcosa malato.
La trama segue poi un ritmo serrato, pieno di colpi scena i quali non sono altro che il preludio del tenebroso finale.
Consigliatissimo per chi ha voglia di una serata intrigante e fuori dalle righe!
VOTO: 4.5/5
La fotografia e le interpretazioni azzeccate, soprattutto quella di Barry Keoghan, trasmettono alla perfezione questi sentimenti oscuri e malcelati, mentre a fare da filo conduttore tra le scene, vi è una forte sensualità e sessualità, che diventano ossessione e presentimento di qualcosa malato.
La trama segue poi un ritmo serrato, pieno di colpi scena i quali non sono altro che il preludio del tenebroso finale.
Consigliatissimo per chi ha voglia di una serata intrigante e fuori dalle righe!
VOTO: 4.5/5
Davide Buffa
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