Regia: Alexander Payne
Trama
In un prestigioso college nel 1970 un professore di storia rigido ed esigente, odiato da studenti e colleghi, si ritrova alla vigilia delle feste natalizie a fare da sorvegliante ad Angus Tully, studente brillante ma problematico, parcheggiato dalla madre impegnata a farsi una nuova vita.
Paul e Angus, costretti a condividere spazi e tempo, impareranno a conoscersi sotto lo sguardo amorevole e paziente di Mary, cuoca della scuola, che ha perso recentemente il figlio in guerra.
Recensione
Dopo vent’anni il regista di Sideways, Paradiso Amaro e A proposito di Schmidt torna a lavorare con Paul Giamatti in una storia di formazione convenzionale, in bilico tra dramma e commedia, ma che trova la sua originalità parlando di dolore e privilegio, di abbandono e fallimento con un linguaggio fresco, pungente e ironico.
Queste tre persone, così diverse per età, carattere e ceto sociale, scopriranno di avere molte più cose in comune di quanto sembri e colmeranno, seppure parzialmente e momentaneamente, quella profonda solitudine di cui sono afflitti.
Il giovane Tully sperimenterà un rapporto paterno di fiducia e incoraggiamento nel burbero professore; l’amorevole Mary si riaprirà agli altri compiendo i primi passi dell’elaborazione del suo pesante lutto; infine l’insegnante Paul abbatterà quel muro di difesa costruito intorno a sè con tanta cura, concedendosi l’umanità dei rapporti personali.
Un “film di Natale” (anche se in Italia è uscito a festività finite) ma non solo! Una pellicola che sa mantenere un equilibrio tra malinconia e euforia, senza indulgere alle emozioni, che ci sono quando meno te l’aspetti e in modo non stucchevole o sdolcinato.
E poi i tre attori Paul Giamatti, Da'Vine Joy Randolph, Dominic Sessa danno valore alla pellicola con le loro belle interpretazioni, capaci di restituire perfettamente pregi e debolezze dei loro personaggi.
Payne ha la capacità di raccontare i suoi personaggi nelle loro molteplici sfaccettature, svelandole progressivamente, facendoli interagire, cambiare e scoprire, sullo sfondo dell’America dei cambiamenti e delle contestazioni degli anni ’70.
Un piccolo gioiellino di dramedy, intelligente e sensibile che non potete perdere.
VOTO: 8
Un “film di Natale” (anche se in Italia è uscito a festività finite) ma non solo! Una pellicola che sa mantenere un equilibrio tra malinconia e euforia, senza indulgere alle emozioni, che ci sono quando meno te l’aspetti e in modo non stucchevole o sdolcinato.
E poi i tre attori Paul Giamatti, Da'Vine Joy Randolph, Dominic Sessa danno valore alla pellicola con le loro belle interpretazioni, capaci di restituire perfettamente pregi e debolezze dei loro personaggi.
Payne ha la capacità di raccontare i suoi personaggi nelle loro molteplici sfaccettature, svelandole progressivamente, facendoli interagire, cambiare e scoprire, sullo sfondo dell’America dei cambiamenti e delle contestazioni degli anni ’70.
Un piccolo gioiellino di dramedy, intelligente e sensibile che non potete perdere.
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