Suspiria de Profundis: La recensione del Libro



Autore: Thomas De Quincey

La prima cosa a cui si pensa quando si parla di Suspiria è sicuramente il capolavoro di Argento e non la piccola raccolta di incubi di De Quincey. 

C'è un po' di De Quincey in Dario Argento e nel suo Suspiria ma non così tanto come sembrerebbe o come avrei voluto. Intanto partiamo dal titolo: Suspiria de Profundis è il titolo della raccolta di racconti, ma il titolo della storia che presenta per la prima volta al mondo le Tre Madri è intitolata Levana e le Nostre Signore del Dolore.

Levana è una storia brevissima in cui De Quincey racconta dei suoi incubi e di quando gli apparve in sogno Levana,, dea della mitologia romana protettrice dei neonati riconosciuti dal padre, presentandogli le tre signore del dolore: Mater Lachrimarum, Mater Suspiriorum e Mater Tenebrarum.


Quello che c'è in Suspiria di Argento sono i nomi e le descrizioni delle madri non la storia, che nel libro nemmeno è presente, è una sorta di ampliamento dell'immaginario di De Quincey. Non ci sono case infestate, non c'è Friburgo, Roma e New York, non ci sono scuole di ballo, ma solo la descrizione fisica e dell'impatto sul mondo delle Madri.

Queste dame sono i Dolori; e sono tre, come tre sono le Grazie che abbelliscono la vita dell'uomo; e tre sono anche la Parche, che tessono sul loro telaio misterioso il fosco arazzo della vita umana [...]; e tre sono le Furie, che portano le punizioni invocate dai sepolcri per i reati gravi che non sono ancora stati vendicati; e un tempo anche le Muse erano solo tre [...]

Quello che c'è del libro si trova in Inferno di Dario Argento, nelle scene iniziali quando le parole, parafrasate di De Quincey, vengono riportate nel libro Le Tre Madri di Varelli.

La più vecchia delle tre si chiama Mater Lachrimarum, Nostra Signora delle Lacrime; è lei che notte e giorno vaneggia e geme, invocando volti ormai svaniti. 

La seconda sorella è chiamata Mater Suspiriorum, Nostra Signora dei Sospiri. Non piange. Non geme. ma sospira in modo impercettibile, di tanto in tanto. Questa sorella è la visitatrice [...] dello schiavo che rema nelle galee mediterranee; del penitente che ritorna ad osservare una tomba solitaria.

Ma la terza sorella, che è anche la più giovane! Il suo regno non è grande, ma su quel regno ha tutto il potere [...]. Ella è la madre delle follie; suggeritrice dei suicidi. Profonde sono le radici del suo potere. Il suo nome è Mater Tenebrarum, Nostra Signora delle Tenebre.

Il libro di De Quincey è una raccolta di incubi, letteralmente, ed è un'opera bellissima insieme a Le confessioni di un mangiatore d'oppio, ma soprattutto meravigliose sono le pubblicazioni di Edizioni Clandestine perchè impreziosite da una quantità impressionante di note che rendono molto più semplice la lettura.

Se volete approcciarvi a Suspiria De Profundis perchè pensate che vi troverete il film di Argento allora assolutamente no ma è un libro che merita moltissimo di essere letto e conosciuto. 

Qui il libro

Buoni incubi 








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