Di solito i film horror asiatici semi-sconosciuti hanno degli elementi di fascino appartenenti in parte al loro folklore e alla loro cultura. Di solito. Questo film invece non ha quasi nulla di tutto ciò. La storia tratta di un ragazzo che, dopo aver vinto un concorso di scienze grazie ad una ragazza senza però darle i crediti, viene ammanettato da suo fratello e un suo amico e costretto a correre di notte in un cimitero vicino ai boschi. Qui trova una medaglia in un cadavere e, ovviamente il fratello la prende, scatenando poi tutti gli eventi del film.
La pellicola ha un buon ritmo, anche se non è aiutata da una storia abbastanza banale e confusionaria, a causa della mole di eventi che si susseguono, arrivando poi a un finale che è ancora più incomprensibile. Gli attori protagonisti danno il meglio di sé, anche se non ovviamente a livelli altissimi.
Le ambientazioni inoltre sono abbastanza suggestive, anche se non troppo per farci spalancare gli occhi per lo stupore. La cosa bella del film è che ci sono due colpi di scena riguardanti il Karma e la reincarnazione che vengono resi totalmente inutili appena accadono, e questo è un peccato perché ne poteva uscire un prodotto davvero ben confezionato.
Le parti horror della pellicola quasi non si percepiscono, perché è come se non volessero osare troppo con effetti speciali o con il trucco per alcuni attori. Per il resto è un film abbastanza banale e piatto che non lascia nulla dopo la visione, ma che poteva spingere un po' di più su quei colpi di scena, per creare un bel prodotto davvero horror.
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