Black Mirror (Stagione 6): La Recensione della Serie TV

Autore: Charlie Brooker

Oggi siamo seri. Non si scherza. Anche perché rischiamo il linciaggio.

 

Black Mirror in questa stagione aumenta la qualità, a discapito dell’iconicità dei contenuti.

Pensandoci, siamo arrivati ad una conclusione o meglio un idealizzazione del problema e cosa effettivamente ci è mancato, seguiteci nel ragionamento...

Cosa avevano in comune le puntate più belle e iconiche delle stagioni passate?

Un forte gancio emotivo, legato a cosa?

A tematiche tanto vicine quanto futuristiche.

Ecco quello che è mancato e ha fatto perdere “grip” a questa stagione, la mancanza di “futuro”

Tutte le puntate trattano problematiche presenti, sempre con una visione estremizzata che caratterizza la serie; uno sguardo a quello che ci circonda può essere interessante e non mettiamo in discussione il fatto che magari qualcuno l’abbia apprezzato, ma allo stesso tempo per qualcun altro può risultare tediante, poiché in un modo o nell’altro ci s incontra spesso con questi argomenti.

 

Nell’immaginario collettivo Black Mirror è utopia futuristica e lo spettatore medio come noi, affezionato a quest’idea, può non apprezzare l’orientamento di questo capitolo; il tutto può essere interpretato filosoficamente leggendola magari come “il futuro di cui bisogna avere paura è nel presente” e non escludiamo questa interpretazione anche perchè…

Questa serie è sempre stata leggermente “impegnativa”. E forse semplicemente aveva l’intento di non arrivare a tutti. Attenzionando a pericoli in cui viviamo oggi.

Unica puntata che ci sentiamo di sponsorizzare è Beyond the Sea, solo per la presenza di Aron Paul.

Conclusioni

E quindi fra puntate pesanti, per niente scorrevoli e con finali prevedibili.

Siamo abbastanza delusi.

Avranno finito le idee??

Ora potete linciarci.

Buona visione,

-GliSpettatoriMedi

(qui trovate il loro canale YouTube)

Trailer

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