Regia: Ben Affleck
È un film quasi inattaccabile da tutti i punti di vista, perché? Semplicemente perché non si propone allo spettatore come il titolone di turno che fa grandi promesse, ma con tanta tantissima modestia mette in scena una storia vera, raccontandola alla perfezione con una leggerezza e scorrevolezza assurda.
Abbiamo tremendamente apprezzato il non concentrarsi troppo sulla figura leggendaria di Jordan come sportivo, nonostante la pellicola sia praticamente una lode a ciò che è stato creato sulle sue spalle.
La storia che ci viene raccontata è diversa dai soliti cliché di “quanto era forte Jordan”, “quanto è bello Jordan”. Anzi, per ciò che ci viene raccontato, Jordan poteva essere chiunque altro, l’obiettivo ultimo era creare qualcuno che potesse rappresentare non un sogno, ma IL SOGNO incarnato.
E questo tassello che può sembrare insignificante, rende il film accessibile a TUTTI, anche a chi di basket non ne capisce nulla e a chi Jordan non fa nè caldo né freddo.
La creazione di questo SOGNO, che passa attraverso rischi, azzardi e peripezie del nostro protagonista, non può passare inosservato e non può che catturare qualsiasi persona al quale viene raccontato in maniera così splendida.
Veramente una bellissima prova da regista per Ben Affleck oltre che da attore. Un cast veramente notevole e tutto funzionante. Dialoghi ben scritti veloci e dinamici.
Conclusioni
Che bel film. Quasi quasi andiamo a rivederlo…per la quarta volta…e siamo sicuri che riuscirà ad incantarci ancora una volta.
Ma quanto cavolo era Forte JORDAN e quanto erano belli gli Anni 80?
Buona visione,
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