Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale: La Recensione del Film



Regia: Edward Berger


Trama


Paul Bäumer, un giovane studente tedesco, e il suo gruppo di amici si arruola volontario e parte per il fronte occidentale.

La loro visione romantica della guerra è sconvolta dalla realtà della trincea e Paul scopre l'orrore della Prima Guerra Mondiale, perdendo le sue illusioni e i compagni, falciati uno dopo l'altro.

Tra l'ottusità dei superiori e la determinazione del nemico, marcia lentamente verso l'armistizio e la morte.



Recensione


Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale (terzo adattamento cinematografico del romanzo di Erich Maria Remarque) è un film pacifista sulla gioventù distrutta dalla Grande Guerra: un’intera generazione sacrificata dalla scelleratezza dell’elite militare e dalla menzogna degli ideali di patriottismo e di nazionalismo, ideali che si scontrano con la realtà della trincea e rivelano la loro astrazione stereotipata e disumana.

L’inizio è di quelli che non si dimentica: l’attesa, l’azione, la morte danno il via al ciclo (e riciclo) delle uniformi, degli stivali, materiale volto a rifornire nuovi soldati, nuova carne da macello, ad uso e consumo di una guerra che non fa distinzione tra “buoni” e “cattivi”, ma è mutilazione, violenza e sangue da ogni lato la si guardi.

Il film si muove tra due fronti, quello fisico del fango delle trincee e dei campi di battaglia, che consuma i soldati di entrambe le parti, e quello dei salotti finemente arredati dei generali e dei politici che, di fronte a succulenti pasti, muovono i fili di offensive e controffensive, sacrificando migliaia di vite per l’avanzamento di pochi metri sul famigerato “fronte occidentale”.


Berger ci racconta una storia brutale in modo asciutto, senza prodezze registiche, affidandosi ai campi lunghi sulla natura e sui terreni fangosi e ai primi piani sulla disperata paura dei soldati; tanto basta per impressionare lo spettatore insieme alle note tormentate e gravi della musica di Volker Bertelmann, un lamento minaccioso che sottolinea perfettamente il dramma vissuto dai giovani protagonisti.

Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale parla di una guerra “passata” (ma mai così attuale), andando di là della politica, delle ragioni, giuste o sbagliate, di chi vi ha combattuto, ma mostrandone solo l’orrore, di cui ne è esplicativa l’immagine del soldato che piange disperato, riversato sul corpo del “nemico” appena brutalmente ucciso.

Un film che è un vero “pugno allo stomaco”.

Giudizio complessivo: 8

Buona visione,



Trailer



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