Autore: Walter Veltroni
Siamo arrivati al quarto capitolo nella saga del commissario Buonvino e della sua caserma di Villa Borghese.
Il libro precedente, C'è un Cadavere al Bioparco eravamo rimasti con un finale aperto non indifferente e proprio da quel finale ripartiamo con la narrazione, a cui poi si aggiungerà un altro caso per la caserma peggio assortita della Capitale.
Questo libro ha però un problema rispetto agli altri, ha una trama molto poco interessante. Il caso criminale è solo di contorno e risulta molto debole e poco dettagliato e di facilissima soluzione, mentre il nostro caso principale che ci portiamo dietro dal libro precedente risulta abbastanza scontato nel suo plot twist finale.
Risente sicuramente molto della sua estrema brevità che lo portano ad essere finito in poco meno di una mattinata e forse proprio questa estremissima brevità lo rende più un capitolo riempitivo che un vero e proprio romanzo; me lo sarei aspettato più come novella di congiunzione tra un capitolo e l'altro.
Sicuramente non siamo all'altezza dei precedenti, che qui sono molto citati e spoilerati per cui vanno letti per forza, Assassinio a Villa Borghese, Buonvino e il caso del bambino scomparso e C'è un cadavere al Bioparco.
Lo consiglio? ovviamente solo se vi siete letti i precedenti. Sono gialli comunque carini, godibili e che si leggono molto velocemente e malissimo non sono.
Buona lettura,
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