V/H/S/99: La Recensione del Film



Regia: Registi Vari


Da buon fan del franchise V/H/S, ovviamente non potevo lasciarmi scappare questo ennesimo capitolo della saga, giunto appena un anno dopo il buon V/H/S 94.

Quello che di solito aveva contraddistinto i vari film precedenti era la presenza di cortometraggi interessanti, mescolati ad altri decisamente più deludenti, con alcune piccole perle nascoste. Ecco in questo V/H/S 99, per la prima volta direi, non si trovano episodi insufficienti, anche se all’onor del vero non ve ne sono neppure di clamorosamente belli come quello di Tjahjanto nel 94. Nel complesso però la visione è piacevole e scorre rapida senza intoppi, per cui non ci lamentiamo.

Una novità rispetto al passato è rappresentata dall’assenza di un episodio cornice, sostituito qui da alcuni divertenti siparietti in stop motion, con protagonisti soldatini tipo quelli con cui molti giocavano da piccoli.

Ma adesso, come al solito, vediamo nel dettaglio i singoli episodi.


Shredding

(Scritto e diretto da Maggie Levin)

Una band punk rock, più abile nel fare scherzi di cattivo gusto che a suonare, decide di girare un video in una location dove anni prima i componenti di un altro gruppo erano morti a seguito di un incidente. Ovviamente sarà una pessima idea.

Questo è l’esempio di ciò che accade quando vuoi giocare a fare i Jackass senza averne le competenze. I 4 sono dei coglioni all’ennesima potenza, ma la figura del bhuta (interessante demone-vampiro di origine indiana) piace. Abbiamo un po’ di sangue e la soddisfazione di vedere che i coglionazzi ottengono ciò che si meritano.

Buona partenza.



Suicide Bid

(Scritto e diretto da Johannes Roberts)

Una giovane ragazza vuole entrare a tutti i costi nella confraternita più prestigiosa del college. Per essere ammessa però dovrà superare una semplice prova, passare una notte chiusa in una bara. Ecco diciamo che la prova non sarà poi così semplice.

Roberts non è uno sconosciuto, ha già diretto diversi film tra cui i due 47 Metri, ed evidentemente si diverte con persone intrappolate da qualche parte. Corto claustrofobico quanto basta che, nonostante un plot non troppo originale, rende bene grazie alla buona prova della protagonista e all’arrivo del ghoul vendicatore. Forse l’evoluzione degli eventi appare un po’ troppo rapida, ma non ci lamentiamo.




Ozzy's Dungeon

(Scritto da Zoe Cooper e Flying Lotus, diretto da Flying Lotus)

Ozzy's Dungeon è un gioco per ragazzi sulla falsariga di Le Leggende del Tempio Nascosto, in cui dei giovani si sfidano in varie prove per poter giungere al cospetto di Ozzy ed esprimere un desiderio. Quando una delle partecipanti finisce gravemente ferita, la madre deciderà di farla pagare al simpatico conduttore.

Episodio “brutto, sporco e cattivo”, sia nelle intenzioni che nelle ambientazioni, in cui la vera MVP è l’incazzosissima madre della ragazza (la brava Sonya Eddy). Un po’ raffazzonato e grottesco, ma nel complesso piace, soprattutto la parte finale, con il mostruoso Ozzy all’opera e la risata conclusiva di chi finalmente ha ottenuto ciò che desiderava.



The Gawkers

(Scritto da Chris Lee Hill e Tyler MacIntyre, diretto da Tyler MacIntyre)

Un gruppo di ragazzi diversamente intelligenti decide di sfruttare le abilità tecnologiche del fratello di uno di essi per piazzare una webcam nascosta nel PC dell’attraente nuova vicina di casa. Purtroppo la donna non è quel che sembra, e non pare gradire molto l’intrusione.

Ovviamente la partecipazione di esemplari dal QI non elevatissimo è caratteristica comune in rappresentazioni di questo tipo, ma viene compensata da una piacevole ed ammirabile Emily Sweet, almeno fin quando lei lo consente. Prosegue infatti in questo episodio la carrellata di creature mitologiche, ricordandoci quanto siano timide e riservate le gorgoni, in una storia semplice ma che alla fine ti lascia…di sasso.



To Hell And Back

(Scritto e diretto da Vanessa e Joseph Winter)

Due cameraman vengono assunti da alcune simil streghe per riprendere una sorta di rituale sacrificale in favore del demone Ukabon. Purtroppo qualcosa andrà storto e i due uomini saranno spediti all’inferno, e tornare indietro sarà complicato.

Cortometraggio piuttosto contrastante, visto che all’inizio le finterrime ambientazioni infernali tendono a far storcere non poco il naso. Ma i bizzarri personaggi che si incontrano, uniti ad un uso apprezzabile di effetti splatterosi e disgustosi, riesce a risollevare la situazione. Il sangue non manca e pure il finale non dispiace.




Come dicevo quindi, non troviamo episodi deboli, e già questo consente di promuovere senza riserve il film.

Il filo conduttore delle creature mitologiche/mostruose riesce inoltre a dare quel valore aggiunto, che lega in un certo qual senso i vari segmenti, rendendo la visione gradevole e stimolando la curiosità nel ricercare poi in seguito i tratti caratteristici delle varie creature. 

Lo consiglio quindi agli amanti del franchise e del genere.

Giudizio complessivo: 7

Enjoy,



Trailer



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