Esorcismo e Letteratura: Come Cambia da Russell a Blatty




Autori: Ray Russell, William Peter Blatty


I Due Esorcisti, di  Ray Russell, è la prima opera letteraria a parlare di esorcismi e soprattutto ad unire in modo indissolubile la Chiesa Cattolica alla pratica dell'esorcismo nell'immaginario collettivo. (La recensione conterrà spoiler soprattutto per quanto riguarda il romanzo di Russell).

Ovviamente è impossibile non fare il paragone col più famoso e successivo, di una decina di anni, capolavoro di Blatty, L'Esorcista.

I Due Esorcisti è un libro pazzesco, uscito negli anni '60 in America e per molto tempo rimasto inedito nel nostro paese, ma il paragone con il più fortunato titolo di Blatty (uscito una decina di anni dopo) è forse un pochino troppo azzardata e mi spiegherò meglio più avanti, molte parti però sono sicuramente almeno sovrapponibili e sicuramente Blatty conosceva il libro precedente.

In entrambi i casi ci troviamo davanti a una giovane adolescente, posseduta da una creatura diabolica,  che deve essere salvata da due preti, i due esorcisti appunto, di cui uno con più amore per la bottiglia che per Dio. 




La protagonista del libro di Russell è la giovane Susan Garth, una ragazzina cattolica che abita col padre dopo la morte della madre. Nella cittadina arriva un nuovo, giovane, sacerdote, Padre Gregory Sargent, in sostituzione del precedente sacerdote, Padre James Halloran, trasferito presso un orfanotrofio.

Di punto in bianco Susan si rifiuta di entrare in Chiesa la domenica per la messa del mattino. Viene fuori che la povera Susan ha un comportamento strano e la presenza del Vescovo nella casa parrocchiale non fa che acuire questi comportamenti fuori dalle righe. Attraverso delle prove fisiche si fa strada nei due preti, soprattutto nel Vescovo, che la ragazza sia posseduta dal demonio.

Qui entriamo nelle descrizioni dell'esorcismo, che ovviamente non hanno niente a che vedere col libro di Blatty, quello che si sa sicuramente è che il comportamento di Susan è conseguenza SPOILER delle violenze fisiche e psicologiche che riceve dal padre, colpevole anche di aver affogato la moglie FINE SPOILER Per cui rimane sempre il dubbio nel lettore se la possessione di Susan sia reale o se sia un modo inconscio d richiedere aiuto per l'orribile situazione che sta vivendo.

Ne I Due Esorcisti quindi l'esorcismo diventa un pretesto narrativo per raccontare l'orrore di cui l'uomo è capace, la violenza, i problemi etici e di fede, rimane però un romanzo breve di grandissimo impatto visivo e narrativo se si pensa all'anno di pubblicazione, gli anni '60, e che precede l'immaginario creato poi da L'Esorcista.




Quello che però salta sicuramente all'occhio è la grandissima differenza di intenti dei due romanzi. Ne I Due Esorcisti ci troviamo davanti, come detto prima, ad un libro che narra l'orrore umano, non c'è nessun tipo di amore verso i protagonisti, tutto è cupo, glaciale, angosciante e non si vedono spiragli di miglioramento nelle situazioni. L'Esorcista è invece una grandissima storia di amore filiale, di una madre capace di fare tutto, anche affidarsi all'autorità ecclesiastica che lei detesta, pur di salvare Regan da ciò che la opprime. Padre Karras e Padre Gregory sono le figure che più si somigliano: due giovani sacerdoti che stanno perdendo la fede in dio, che prima cercano in tutti modi di affidarsi alla scienza per salvare le anime delle giovani ragazze. 

Quello che fa Blatty è sicuramente estendere quello che Russell aveva creato nel suo libro e soprattutto codificare nel granito quello che vediamo e leggiamo ancora oggi in film e libri del genere primo tra tutti i famosi segni da presentare alla Chiesa per autorizzare l'esorcismo: le lingue straniere parlate della persona posseduta, la temperatura che si abbassa ecc.

I Due Esorcisti mi è piaciuto moltissimo è sicuramente un libro poco horror ma molto più filosofico e triste del suo successore, ma riesce molto bene a incorniciare un genere poi diventato famoso e soprattutto un libro molto molto coraggioso per tematiche come l'incesto, presenti nella storia. 

Come libro horror è sicuramente molto più esteso ed incisivo L'Esorcista perchè ci sono ancora delle parti del romanzo che mi sogno la notte.


Se I Due Esorcisti fosse diventato film prima de L'Esorcista sarebbe stato lo stesso un grandissimo successo? Per me no, Russell non ha la stessa forza narrativa di Blatty e sicuramente gli anni '60 non erano maturi per vedere su schermo tematiche come quelle descritte da Russell.

I Due Esorcisti è un capolavoro? No non lo è, è un bellissimo libro, un capostipite di un genere poi diventato famoso, una gemma sconosciuta soprattutto nel nostro paese ma non ha quella forza e quella potenza del suo successore anche se il numero contenuto di pagine e le scene poco horror lo rendono sicuramente un libro molto più fruibile ad un pubblico più ampio. Vi consiglio di leggerlo sicuramente perchè merita di essere conosciuto.

Buoni incubi,




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