Regia: Vito Colomba
Quattro Carogne a Malopasso è uscito nel 1989, ma divenne famoso soltanto quattro anni dopo, quando alcuni spezzoni vennero trasmessi nella trasmissione Mai dire TV della Gialappa's Band.
Da quel momento in poi, e in seguito anche alla recensione di Yotobi su YouTube (che ricordiamo ha fatto diventare famoso in Italia Sharknado), questo film è diventato un cult del panorama filmico italiano, a tal punto che il regista Vito Colomba ha deciso di farne un seguito, uscito qualche anno fa.
Ma parliamo della trama: un uomo torna nella città in cui è nato e scopre che i suoi genitori sono stati uccisi da quattro carogne e quindi cerca vendetta.
Bene, fin qui sembra tutto in regola. SEMBRA. Perché ci sono fin troppe cose che non vanno. Tralasciando il fatto che il film sia ambientato in Sicilia, con tanto di accento siciliano molto marcato, ma con nomi molto americani, ci sono davvero troppi problemi.
La recitazione innanzitutto, essendo amatoriale, risulta troppo finta e piatta, persino nelle scene in cui dovrebbero esserci emozioni forti da parte dei protagonisti (uno di questi tenta addirittura di smorzare uno sbadiglio mentre racconta della sua tragica vita). Inoltre alcuni personaggi parlano con un siciliano così forte che non si capisce cosa dicano.
E questo è aggravato dal fatto che c'è una colonna sonora probabilmente plagiata da altri film che spacca i timpani o si ferma di botto, creando un effetto molto strano nello spettatore, anche per colpa del brusio di fondo (presente dall'inizio alla fine) e da alcuni rumori che non dovrebbero esserci. Emblematica in questo senso la scena di "combattimento" dove si sentono rumori di pugni senza che ci siano pugni.
Non parliamo poi del fatto che il sangue sia fatto malissimo e soprattutto del finale criticato da chiunque abbia visto il film, anche se personalmente apprezzo il messaggio che voleva mandare.
Nonostante tutto, se si riesce a passare sopra questi errori, il film si fa vedere senza problemi e può entrare nell'Olimpo dei migliori film fatti peggio di sempre.
Da guardare soprattutto perché è un cult e anche per farsi due risate.
Giudizio complessivo: 8
Buona visione:
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