Regia: Jaume Collet-Serra
Il nuovo lungometraggio targato DC ha un solo obiettivo: piacere al pubblico generalista.
Sono sicuro che otterranno questo risultato, anche perché da quello che sento dire il film sta avendo abbastanza consensi. Per me invece non raggiunge la sufficienza, ora vi spiego perché.
È innegabile, The Rock è fighissimo, anche in questo caso tiene in piedi l’intero film e lo fa interpretando semplicemente The Rock. Ad aiutarlo ci sono una regia e una sceneggiatura che non fanno altro che ricordarcelo, è come se ci fosse qualcuno che durante la visione ci sussurrasse in continuazione: guarda quant’è figo, guarda quant’è figo, guarda quant’è figo.
Quest’aspetto della pellicola, che all’inizio non sembra essere assolutamente un difetto, finisce col diventarlo quando ci si accorge di come gli altri personaggi, palesemente comprimari, non abbiano chissà quanto carisma e anche il loro ruolo e le loro motivazioni sono molto limitate. Però, insomma, finché The Rock ha questi sguardi da duro e tira pugni a destra e sinistra ci va pure bene. Quasi tutto il film è così e devo dire che nella sua prima parte mi ha anche intrattenuto parecchio, è quello che consiglio di fare anche a voi: capite il contesto nel quale vi trovate, prendete i popcorn e godetevi le botte e le lucine.
Purtroppo però nella sua seconda parte devo dire che ha iniziato a rompermi un po’ le scatole questo film, complice una trama povera che si nasconde in ridondanze che portano a poco sviluppo narrativo. E così si arriva alla fine, dove la scena post-credit mi è anche piaciuta, se non fosse per il fatto che mi fosse stata spoilerata nel giro di due nanosecondi dall’uscita del film.
Credo di non essere stato l’unico a sapere quella “cosa”, dato che di esultanze da stadio in sala non ce ne sono state. Su questo, beh, non avevo dubbi, credo di non essere stato neanche l’unico a rompersi i coglioni.
Dopo un po’ anche il nostro “sussurratore” si stufa, è inevitabile.
Buona visione,
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