Ideatore: Alfred Gough, Miles Millar
Trama
Mercoledì Addams ha un carattere oscuro, vendicativo e non tollera la socialità. Dopo l'espulsione da varie scuole, i suoi genitori, Morticia e Gomez, decidono di iscriverla alla Nevermore Academy, scuola privata in cui hanno studiato loro stessi durante l'adolescenza.
Qui, in mezzo a studenti "particolari", imparerà a padroneggiare i suoi poteri psichici per sventare una serie di omicidi che colpiscono la cittadina che ospita la scuola...
Recensione
Cominciamo col dire che Mercoledì non è “la serie di Tim Burton”, almeno non solo. Nata dalla penna della coppia Gough/Millar (ideatori di Smallville) vede Burton dirigere i primi quattro episodi, oltre a esserne produttore esecutivo. Perfetto per raccontare un personaggio “diverso” come Mercoledì Addams, ne influenza lo stile visivo, muovendosi in un mood che gli è particolarmente congeniale: atmosfera cupa, dialoghi macabri e spirito mortifero che caratterizza la celeberrima famiglia.
Burton finisce qui e la serie Netflix diventa un teen mystery che si muove lungo i clichè del genere, a cui aggiunge un tocco horror e un’ambientazione, la Nevermore Academy, che strizza l’occhio ad Hogwards. La Mercoledì che troviamo nella serie non è più una bambina, ma un’adolescente in costante conflitto con la madre, alle prese con l’adattamento a una nuova scuola e l’integrazione con amici, che in realtà non desidera più di tanto.
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L’ambientazione in mezzo ai “reietti”, ragazzi diversi, con poteri speciali (licantropi, sirene, vampiri) affievolisce quella coerenza dell’essere diversa di Mercoledì, che alla fine appare niente più che una ragazzina perennemente arrabbiata; ma le sue battute taglienti, la sua natura causticala e soprattutto la bravura di Jenna Ortega, regalano nuova linfa a questo personaggio, restituendo un'ottima Mercoledì, divertente e inedita, animata da una giusta dose di ironia, cinismo e furia vendicativa. La Ortega è la vera star dello show e attraverso le sue microespressioni, riesce a esprimere l’ampia gamma di pensieri e sentimenti che attraversano la mente di Mercoledì, nonostante rimanga sempre impassibile e crucciata.
I duetti con l’immancabile Mano e quelli con la compagna di stanza Enid, controparte colorata, estroversa e diametralmente opposta a Mercoledì, sono le parti migliori, oltre all’ormai iconica scena di ballo, non a caso divenuta il tormentone del web, perché incarna il desiderio nascosto di ogni adolescente di ieri, oggi e anche domani: ballare liberi da ogni moda, giudizio o inibizione.
Oltre la bravissima protagonista e un cast all’altezza la serie può puntare su una fotografia intrigante, una messa in scena ricca di dettagli iconici, una valida colonna sonora e un guardaroba della protagonista che darà del filo da torcere alle Carrie Bradshaw a venire.
Una serie teen sì, ma che piace anche allo spettatore più adulto, che non ha la pretesa di essere un thriller imprevedibile, ma di intrattenere con una giusta dose di mistero, problemi adolescenziali e humor nero.
Giudizio complessivo: 7.5
Buona visione,
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