Su questo film andrò controtendenza, perché beh, che vi devo dire, non sarà il massimo ma a me è piaciuto.
Ho letto alcuni pareri in giro e mi sembra di capire che ci siano due aggettivi addossati alla pellicola ogni volta: inutile e noioso.
È chiaro che due semplici parole non possano generalizzare su un film che dai, dà anche altro.
Il film per me parte molto bene, la prima mezz’ora infatti l’ho trovata bellissima e con un ottimo ritmo. È sicuramente questa la mia porzione di film preferita, quella in cui nasce il rapporto d’amicizia tra i tre protagonisti in quel di Amsterdam. Poi però, a mano a mano, il film subisce un calo graduale, sia di ritmo sia di qualità stessa della trama, che all’inizio sembra anche intrigante ma si perde poi in una pochezza narrativa. Aggiungo, più venivano introdotti nuovi personaggi, più il mio interesse verso il film si disperdeva. Peccato, perché il cast è veramente stellare, ci sono attori del calibro di Bale, De Niro, Rami Malek e chi più ne ha più ne metta.
E quindi, dopo una prima parte complessivamente bella, il
film perde molto nella seconda, risultando infatti meno interessante, noiosetta
ed estremamente allungata.
Mi è dispiaciuto perché, ripeto, il film non si può
riassumere soltanto in quelle due parole iniziali, ha uno stile molto
particolare, riesce a rappresentare molte scene, anche crude, con ilarità e un
pizzico di bel grottesco, ed a me quest’aspetto è piaciuto un bel po’.
In conclusione, un potenziale film dell’anno che è stato
danneggiato dalle imposizione del sistema, che prevede ormai, come spesso mi
tocca dire purtroppo, pellicole dalla durata estrema, che non riescono ad
equilibrare trame che invece si risolvono in molto meno. Poteva essere tanto di
più, ma invece è fermo lì, in un limbo che ben presto diventerà dimenticatoio.
Nessun commento:
Posta un commento