Colazione da Tiffany: La Recensione del Libro



Autore: Truman Capote


Colazione da Tiffany è un romanzo di Truman Capote pubblicato nel 1958, epoca in cui l'autore, appena trentenne, era un astro nascente della letteratura americana.

È la storia della giovane Holly Golightly, "bellissima stellina del cinema e celebrità del cafè società" dal punto di vista autobiografico dell'autore, suo vicino di casa in un palazzo di New York.

Tutto il racconto è un lungo flashback dell'autore che parte da un incontro con Jon Bell, proprietario di un caffè nel quale Holly era solita andare, in compagnia anche del narratore.

Joe Bell, da sempre innamorato della ragazza, contatta il protagonista perché sostiene di avere delle prove a sostegno del fatto che Holly, sparita ormai da diversi anni dalla circolazione, si trovi in Africa. Da questo incontro scaturisce nel protagonista il flusso dei ricordi legati alla ragazza ed inizia la narrazione.

Il racconto è ambientato nei primi anni della 2 guerra mondiale e prende le mosse dall’incontro tra il protagonista, pochi giorni dopo l’arrivo nel palazzo, e una giovanissima e misteriosa ragazza che abita nell'appartamento numero 2, contrassegnato da una curiosa etichetta che la definisce "in viaggio".

Il narratore è un aspirante scrittore che conduce una vita abbastanza tranquilla, mentre la ragazza si fa notare per via dei suoi rientri a notte fonda piuttosto rumorosi; la signorina Holly infatti, ha l'abitudine di dimenticare le chiavi di casa e di citofonare agli altri inquilini per farsi aprire.

Holly appare subito come una figura enigmatica, dotata di una personalità eccentrica e arguta, ma nello stesso tempo leggera e inafferrabile. Un personaggio lieve e sospeso, in transito, come afferma l'etichetta della sua casella postale, ma nessuno sa per dove.

Il suo aspetto è curato e raffinato; capelli biondi e corti con strane sfumature multicolore, naso all'insù e bocca larga, viso incorniciato da un paio di occhialoni scuri, il tutto sorretto da una corporatura magra ed elegante.

Holly frequenta locali notturni e vive di mance (sembra che a quei tempi gli uomini dessero dei soldi sostanziosi alle donne che si recavano alla toelette) e conduce una vita mondana e sregolata; va a dormire quando gli altri si svegliano, dà festini in casa sua e spesso la si vede in compagnia di gruppi di uomini. Ogni giovedì si reca nel carcere di Sing Sing a trovare Sally Tomato, un anziano malavitoso che per mezzo di un'ignara Holly, alla quale rivela bollettini meteorologici, trasmette messaggi in codice al racket della droga.

Il suo appartamento è un porto di mare ma non c'è nulla all'interno che le appartenga veramente: l'unico mobilio è costituito da valigie e casse ancora da aprire che fungono da tavolini per i drink e dal suo gatto, trovato in riva al fiume, al quale non ha dato neanche un nome; infatti non essendo la sua padrona, non crede di averne il diritto. Holly sostiene di non voler essere padrona di niente finché non avrà trovato un posto dove lei e le cose siano legate tra loro.

Una notte lo scrittore, con grande stupore, vede Holly sulla scala antincendio attigua alla sua finestra intenta a bussare e a pregarlo di farla entrare per sfuggire ad un uomo ubriaco che l'aspetta nel suo appartamento. I due cominciano a parlare e Holly, incuriosita dal mestiere del ragazzo, lo invita a leggerle un suo racconto; lui le ricorda molto la gentilezza del fratello Fred e vorrebbe aiutarlo a diventare uno scrittore affermato tramite le conoscenze che ha e l’intercessione del suo agente O. J. Berman.

Scopriamo così che Holly infatti ha una specie di agente/tutore; il narratore lo incontra nel suo appartamento e questo gli racconta di averla notata a soli 15 anni in un ippodromo, in compagnia di un fantino dal quale l’ha liberata. Nessuno sa da dove venga ma Berman ha pensato che avesse classe e le ha impartito lezioni di francese, cerca di procurarle provini per il cinema, anche se lei non si presenta e non sembra interessata a intraprendere la carriera di attrice.

Nonostante Holly non apprezzi per nulla i racconti del vicino scrittore, che trova oscuri e inconcludenti, tra i due comincia a delinearsi il profilo di una bella amicizia. Benché Holly sia molto reticente nel parlare del suo passato e delle sue attività in generale, il ragazzo sa che è andata via di casa molto giovane, e intuisce che la sua vita non deve essere stata per niente facile. Ma ora che di anni ne ha 19, Holly appare luminosa e seducente, non ha mai l'aria di piangersi addosso e vive con apparente leggerezza la sua vita stravagante.

Holly svela di avere un antidoto per quella che definisce "strizza"; quando si sente pervasa da un senso di paura prende un taxi e si fa portare da Tiffany perché sostiene: ”Là non potrebbe mai capitarti qualcosa di brutto, non tra quegli uomini cortesi con i loro bei completi, e quell'odore squisito di argenteria e portafogli di alligatore. Se nella vita trovassi un posto che mi fa sentire come da Tiffany, comprerei subito un po' di mobili e darei un nome al gatto”.


Un giorno però, quando crediamo di aver capito qualcosa sulla personalità bizzarra di Holly, avviene un colpo di scena: un uomo viene a cercarla, è un medico veterinario del Texas e racconta al nostro scrittore/narratore di essere il marito della ragazza, il cui vero nome è Lulamae Barnes.

Scopriamo così una Holly bambina, rimasta orfana insieme al fratello, che si aggira pelle ossa a rubacchiare uova di tacchino nella cucina del Dottore; e vediamo lui che decide di sfamarli, accoglierli ed adottarli in casa sua. Apprendiamo poi che Holly, per riconoscenza e gratitudine, ha accettato di sposare il dottore a soli 14 anni, ma che ad un certo punto è fuggita, lasciando il marito, i suoi figli ed il fratello Fred, ora richiamato in guerra.

Tuttavia, benché Holly abbia un debito di gratitudine nei confronti del Doc, decide di non tornare a casa con lui. D'altronde aveva solo 14 anni quando l’ha sposato e il matrimonio non può essere legale. E proprio parlando con lo scrittore e il signor Bell nel suo bar, Holly ci regala un’altra perla di saggezza: “Non si innamori mai di una creatura selvatica, signor Bell, è stato questo l’errore di Doc. Portava sempre a casa animali selvatici. Un falco con un’ala ferita. Una volta fu un gatto selvatico adulto con una zampa rotta. Ma non puoi dare il tuo cuore a una creatura selvatica; più lo fai più forti diventano. Fino a quando sono diventate tanto forti da scappare nei boschi” .

In seguito Holly sembra trovare un po’ di stabilità con José, un messicano impegnato politicamente con il quale progetta di avere dei figli, risposarsi e partire per il Messico. Inaspettatamente arriva invece la notizia dell’ arresto di Holly, in quanto implicata in un giro internazionale di spaccio di droga, che fa capo al mafioso Sally Tomato.

Lasciata vigliaccamente da José, che non può compromettere la sua immagine, Holly decide di partire comunque per il Messico, benché in libertà vigilata, e si fa accompagnare all'aeroporto dal suo amico scrittore che tenta invano di dissuaderla.

Durante il tragitto Holly fa fermare il taxi per abbandonare il suo gatto senza nome, salvo poi avere un fatale ripensamento; ma, nel momento in cui ritorna sul posto, il gatto è ormai sparito. Holly appare sconvolta dalla tragica consapevolezza che ora ha acquisito "Ho una gran paura socio, Sì alla fine. Perché potrebbe andare avanti così per sempre. Non sapere cos'è tuo finché non l'hai buttato via". Il protagonista le promette che lo cercherà e si prenderà cura di lui.

Holly parte e spedisce un' unica cartolina all'amico in cui racconta di trovarsi a Buenos Aires con un uomo e che gli farà avere l'indirizzo appena si sarà stabilita. A questo punto di Holly si perdono le tracce e non sapremo mai se i sospetti di Joe Bell siano fondati e la ragazza si trovi davvero in Africa come lui sostiene.

Dovunque sia Holly abbiamo però la certezza che si farà notare, con la sua spregiudicatezza, il suo aspetto fanciullesco unito ad un incredibile carisma e quel fascino innato che la contraddistingue.

Chissà se poi avrà trovato una vera casa, con i mobili e le suppellettili, un posto dove sentirsi a casa e al quale finalmente appartenere.

Qui il libro

Buona lettura,



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