Butt Boy: La Recensione del Film



Regia: Tyler Cornack


Dopo un titolo del genere ed una trama del genere, ditemi voi come fa un film come Butt Boy a passare inosservato da queste parti?

Ed infatti inosservato non è passato, anche se in fin dei conti è quasi più la delusione per quello che non ha saputo dare (in relazione a quanto invece prometteva), piuttosto che l’apprezzamento per un’idea così folle ed assolutamente geniale.

Brevemente la trama a cui poco sopra alludevo. Un uomo apparentemente normale un giorno è costretto ad effettuare la prima visita alla prostata della sua vita e niente, da lì scopre un innato piacere nell’inserire qualsiasi cosa proprio lì dove non batte mai il sole. E con qualsiasi cosa non intendo roba tipo palline da ping pong o bottiglie di birra, intendo anche esseri viventi e quant’altro. Ovviamente non andrà a finire bene quando un detective inizierà a sospettare del suo modo alternativo di far sparire le persone.

Ok avete letto la trama? Pensate ci sia un errore? E invece no, è proprio così 🤷‍♂️.


Dunque per prima cosa è chiaro l’intento del regista, Tyler Cornack, che casualmente veste anche i panni dell’attore protagonista (difficoltà nel reperire qualcuno che accettasse il ruolo, o irrefrenabile voglia di interpretare in prima persona un ruolo così bizzarro? 🤨), e cioè NON ANDATE MAI A FARE L’ESAME ALLA PROSTATA. No vabbè, lasciate stare che se poi ci restate secchi per aver mancato un controllo non voglio essere responsabile, ma sappiate che se dopo la visita la vostra casa comincerà ad impoverirsi di tutti quegli oggetti anatomicamente compatibili col vostro deretano, ormai potrebbe essere troppo tardi.

In pratica il film è una sorta di Swallow visto dal canale alternativo, differenziandosi tuttavia anche per qualità e resa finale.


Il tutto viene costruito sui due attori principali, entrambi molto abili nell’interpretare i due ruoli. Se Cornack infatti si era in pratica scritto il suo a tavolino (e le sue facce dopo la visita sono memorabili), sorprende invece Tyler Rice, fierissimo nei panni del detective alcolizzato con tanto di baffo che conquista e sguardo fiero da rocker consumato. Entrambi riescono inoltre ad infondere anche molta tenerezza viste le sofferenze a cui sono sottoposti e qui sorge per me uno dei problemi più grandi di tutto il film.


Un lavoro del genere infatti meritava a mio avviso uno sviluppo totalmente incentrato sul trash, privilegiando il lato grottesco della faccenda, mentre troviamo invece una lunga parte centrale dove si tenta di percorrere la strada della serietà, finendo col causare perfino qualche sbadiglio. Mi aspettavo inoltre uno splatter ben più sfruttato (viste le potenzialità che aveva), mentre in fin dei conti se ne ha traccia solo nella parte finale. Una parte finale che tuttavia è meravigliosa, con la scorreggia esplosiva a regalare quello che tutti stavano aspettando da inizio pellicola, con la parte girata all’interno che ci porta nell’esaltazione del grottesco più assoluto.

Peccato dunque, perché Butt Boy resta nella categoria del “Non so cosa voglio fare da grande”, quando invece aveva tutte le carte in regola per poter finire in quella del “trashone geniale consigliato a tutti gli appassionati del genere”.

Giudizio complessivo: 6

Enjoy,


Trailer



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