Regia: Shinichi Fukazawa
Mentre in America la saga de La Casa era ormai arrivata al terzo e per ora ultimo capitolo e in Italia si producevano sequel apocrifi su sequel apocrifi, il regista giapponese Fukazawa, qui al suo primo ed unico lungometraggio, decide di fare un remake giapponese non ufficiale del film di Raimi.
Prima di parlare del film, occorre una precisazione sul processo di produzione: il film fu girato nel 1995, ma completato solamente nel 2009 e distribuito nei cinema giapponesi tre anni dopo.
La trama è pressoché rimasta immutata, con alcune differenze: un uomo, una donna e un sensitivo vanno in una casa per poi ritrovarsi a fronteggiare una forza malefica che risiede lì.
Tutto il film presenta un sacco di omaggi al primo e al secondo film della saga originale (attenzione potrebbero seguire SPOILER): un ciondolo, un fucile, uno spettro benevolo che appare per aiutare i nostri, ovviamente un demone e persino alcune inquadrature. Anche qui non mancano inoltre alcune scene divertenti, come il protagonista che cerca di ammazzare il villain con dei pesi da body builder o alcune citazioni come il "Groovy" appena prende il fucile o il "Sayonara, baby", probabilmente ripreso dalla celebre battuta di Schwarzenegger in Terminator.
Comunque l'originalità non manca e in effetti il film è godibilissimo anche per questo. Tra possessioni, sangue che scorre, effetti speciali poco speciali ma inquietanti, inquadrature claustrofobiche forse non volute e recitazioni abbastanza imbarazzanti, è uno di quei film "so bad it's so good" utili per passare una bella serata accompagnati da un horror senza troppe pretese, ma che fa il suo sporco lavoro, ovvero rendere omaggio ad una delle opere migliori del panorama cinematografico mondiale.
Buona visione,
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