Regia: Barbara Białowąs, Tomasz Mandes
Una cosa non riesco a spiegarmela, Laura, oltre ad essere brava, dolce, ad avere sempre ragione, a fare sempre la cosa giusta, ha anche una dote fuori dal comune: questa non muore mai, e soprattutto, noi non sapremo mai un cazzo di come e quando si sia salvata.
Allora, ammetto che mi diverto a farmi del male da solo, ho visto queste schifezze di film proprio per il divertimento di parlarne qui, ma per questo terzo capitolo sono meno ispirato del previsto.
Perché?
Semplicemente questo film non ha trama. Neanche gli altri, direte voi, e invece no, i precedenti due almeno qualcosa te lo raccontavano, il come lo sappiamo tutti.
Si, a cazzo di cane.
Ma torniamo a noi, io proprio non so come parlare di questo film, lo sintetizzo così.
Una giovane e immortale ragazza è insoddisfatta di suo marito, un crudele uomo che ha la colpa di “accontentarla” soltanto 14 volte in dieci minuti di girato. Sogna, la ragazza, sogna uno spagnolo possente che desidera da tempo addietro. E poi basta pipponi, se lo tromba e dopo torna dal marito che probabilmente la perdona con un finale semiaperto e carico di suspense.
Nient’altro, il resto è semplicemente un’insieme di porno e “regali” per un pubblico che ama vedere robe del genere e compiaciuto dall’assistere a qualche bel pupazzo scambiarsi continuamente effusioni.
Il problema è che ogni film che arriva, ogni sequel di questa bruttissima saga è peggiore del precedente, sempre meno predisposto a raccontare una storia (seppur di merda, ma sempre di una storia parliamo) e sempre più propenso a raccontare l’erotismo di una storia, con particolari veramente inutili e a tratti facendo figurare nella maniera più blanda possibile la donna come un semplice oggetto sessuale.
Insomma, a questo giro ci hanno messo il massimo per dare ad una determinata fetta di pubblico quello che volevano: una vera merda.
Se sono contenti loro, che merda sia.
“Buona” visione,
Trailer
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