Autore: Emile Zola
Egoista è colei che accecata dalla paura di restare sola nell'anzianità e nel bisogno, accetta di tenere con sé giovani ragazzi trattandoli come figli. Una necessità che le oscurerà la verità sino all'ultima pagina.
Egoisti sono coloro che, scoperta quella parte sconosciuta di sé, così travolgente, passionale e pregna di desiderio, sono disposti a tutto pur di non doverla nuovamente accantonare. Avvolti dall'impulsività, sono disposti solo ad ascoltare la voce del sangue compiendo atti atroci.
Egoisti sono gli amici della Raquin perché hanno troppa paura di non poter più trascorrere i giovedì sera nella sua casa a giocare, ridere e parlare di banalità, così tanta paura da creare sceneggiature, frasi fatte, complimenti fin eccessivamente calorosi di una potenza tale da renderli ciechi difronte al reale dramma di quella casa.
Egoista è Lorenzo che ha scelto di vivere una vita da parassita, che non vuole faticare, ma vivere nell'ozio con i soldi altrui. Una scelta che lo porterà alla cecità e all'autodistruzione.
Un'autopsia meticolosa dell'animo umano e della sua evoluzione inaspettata, un'atmosfera cupa. Zola mostra in modo estremamente analitico, crudo, spietato il potere del rimorso.
I sentimenti, le emozioni e il desiderio, apparentemente veritiero, di redenzione: tutti descritti minuziosamente, in modo scientifico.
Una lettura grandiosa nella sua tragicità, nel buio che ci trasmette attraverso questa incapacità umana di resistere all'impulsività.
Assolutamente consigliato.
Buona lettura.
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