Regia: M. Night Shyamalan
The Village è un film che parla di un villaggio appunto in mezzo ad un bosco, dove vive una cittadina che si è ripromessa di non tornare mai più in città e soprattutto di non entrare e attraversare la foresta circostante al villaggio, vista la presenza di alcune creature mostruose, e non dico altro visto che è una pellicola piena di colpi di scena.
La trama è molto interessante e per certi versi anche originale, e mi ha subito ricordato un pò The Witch di Robert Eggers, e infatti il soggetto alla base è molto simile, ma Shyamalan lo sviluppa in modo più intricato se vogliamo.
La storia infatti è ricca di colpi di scena come ho già detto, di rivelazioni che lasciano a bocca aperta, grazie anche ad una non linearità della storia; ci sono infatti momenti in cui si torna indietro per un attimo. E ci sono inoltre molti personaggi, (se vogliamo proprio paragonarlo a The Witch) tutti ben sfruttati e ben scritti...in particolare ho amato quello interpretato da Joaquin Phoenix.
È un horror che riesce a creare una grande tensione, più volte durante la visione ho avuto paura, ho temuto per i protagonisti, dimenticandomi di star guardando uno schermo. Quindi è un film che mi ha davvero catturato. E oltre a spaventare è un film che in realtà parla di molte cose, e lascia spazio alle interpretazioni. Credo che alla base ci sia un discorso sulla tradizione, sui miti, sulle credenze popolari, e sulla soggezione che esse portano all'uomo, che finisce per credere a cose che magari non esistono, e a ricollegare tutto ad esse anche se in realtà non esistono appunto, stessa cosa che accade allo spettatore durante la visione, che a volte finisce per chiedersi "Ma è reale? È finto? Lo sta immaginando?".
Poi mi sembra di aver sentito che Shyamalan volesse fare un'allegoria dell'america di quegli anni, sempre più chiusa, che spinge l'uomo a non guardare ciò che c'è fuori dalla sua confort zone per paura di cosa ci sia, strizzando magari l'occhio alla questione guerra, che in quel periodo era centrale. E potremmo collegare ciò anche ad una critica alla censura, alle menzogne che vengono spesso raccontate dai politici solo per fare propaganda e guadagnare consenso.
Ed è interessante in questo film anche il concetto che nonostante in questo villaggio si abbia tanto paura di questi mostri, alla fine a fare le cose cattive sia sempre l'uomo, come dimostra poi una scena verso il finale che porta questo concetto all'apice.
A livello di messa in scena poi nulla da dire, scenografie e costumi perfetti, tutto il cast, tra l'altro pieno di star, recita molto bene secondo me, la colonna sonora non è che sia memorabile però fa il suo lavoro, e la regia l'ho apprezzata moltissimo.
Quindi consigliatissimo.
Buona visione,
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