Regia: Anthony e Joe Russo
Mentirei se dicessi che le mie aspettative per questo film fossero alte, diciamo che l’ho visto perché essenzialmente mi piaceva il cast.
Chiarisco subito, non è un brutto film, è semplicemente un film d’azione visto e rivisto centinaia di volte.
La trama, i combattimenti, i personaggi e la sceneggiatura non presentano niente di innovativo. No, i baffi di Chris Evans non rientrano in nessun tipo di “innovazione”, per un personaggio che, si, è uno dei migliori, volutamente sopra le righe e degnamente interpretato, ma insomma, il solito cattivo con l’aria da personaggio scritto bene. Ha una nota più che positiva, e insieme al protagonista di Gosling (classicissimo eroe) sorregge il film.
Una pellicola che nei primi 40 minuti mi ha annoiato in una maniera incredibile, con una Ana De Armas annullata da una sceneggiatura che non la mette mai in risalto e una trama piattissima.
Per fortuna la restante parte del film è molto meglio, grazie ad alcune scene action bellissime, una trama che, per quanto banale, ingrana e finalmente con la De Armas che fa qualcosa.
“Andiamo sul sicuro” avranno pensato i fratelli Russo per la creazione di questo film, mirando quindi di più al piacere del pubblico generalista che della critica in sé, perché anche loro lo sanno che, finché un film del genere intrattiene (e questo sa farlo abbastanza bene) non c’è bisogno di nessun tipo di lampo di genio nel farlo, tanto si sa, piace anche così.
“Mettiamoci un oggetto da recuperare, un eroe con un passato oscuro, un cattivo sarcastico che piace sempre, un’attrice amata da tutti, scazzottate a non finire e il gioco è fatto”. Questo è The Gray Man.
Ah e a te, che mentre guardi il film continui a ripetere “Hai visto? Lo sapevo che andava così, è successo proprio come pensavo!”, no, non sei un genio, è solo che questo film l’hai già visto tante volte, con attori e registi diversi, ma la trama di base è sempre quella.
Non vantarti troppo.
Buona visione,
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