Regia: Alessio Maria Federici
Dopo un po’ di tempo in cui sono stato assente avevo bisogno di tornare con qualcosa di vicino a me, di fresco, diverso e passionale. Questo bel docu-film l’ho visto più di un anno fa, qualche giorno dopo la scomparsa di Diego, vissuta da me, campano e amante del calcio, come un vero e proprio lutto (parliamo di sport, non entriamo in contesti legati alla sua “trasparenza” umana, ne so troppo poco).
Il tema di base del documentario è estremamente semplice, un insieme di interviste fatte a cittadini napoletani, i quali esprimono tutti i loro ricordi, le sensazioni, le emozioni suscitate al suono di un solo nome: Diego Armando Maradona.
La particolarità del documentario è che per tutta la sua durata non è presente alcun filmato del protagonista in questione (forse giusto uno o due), questo perché la sua figura vive attraverso le parole di semplici persone, che con il loro tipico calore locale affascinano lo spettatore per tutto il tempo, e fidatevi, lo stesso effetto può valere anche per chi non è amante di questo sport.
Vedere persone, ragazzi anche giovani che di Diego hanno visto solo immagini da repertorio commuoversi così tanto al suo ricordo dimostra quanto bene egli abbia fatto a questo popolo, trascinato letteralmente da un comunissimo anonimato sportivo fino al tetto d’Italia. Non c’è altro da aggiungere, è tutto qui, molto semplice, uomini che parlano di un altro uomo fino ad elevarlo a mito, che sia giusto o no farlo è molto affascinante scoprire di più su questa figura molto chiacchierata tra quelle parti.
Vi consiglio questo documentario, che voi siate appassionati di sport o no, che vi piaccia o non vi piaccia Maradona oppure Napoli, se amate le storie di quartiere, quelle cariche di passione, questo prodotto fa per voi.
Perché Maradona è Napoli.
Maradonapoli, bellissimo.
Buona visione,
Trailer
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