Regia: Stuart Gordon
Trama
La storia avviene in Italia negli anni ‘90 quando un americano sbarca in Sicilia per ricevere la sua eredità, ovvero un castello del 12° secolo.
Accompagnato dalla sua ex moglie e da sua figlia che è cieca, nessuno dei tre saprà cosa nascondono le segrete del castello e come questa entità reagirà d’innanzi ai nuovi inquilini.
Recensione
Si tratta della settima pellicola di uno dei 2 membri del duo registico tra i più famosi del genere horror americano, quello composto da Stuart Gordon e Brian Yuzna.
Dopo 3 film che a mio parere erano sottotono quali Robot Jox (film con i classici robottoni con budget esiguo che sembra quasi trash a causa di una budget che probabilmente girava intorno ai 1000 dollari) , Il Pozzo e il Pendolo (film che riecheggiava Poe ma con scarsi risultati) e 2013 la Fortezza (altro film fantascientifico post apocalittico quasi di serie Z), Gordon approda nelle sale con un film che sorprende nella sua semplicità e che però viene considerato tra i fan come un cult degli anni ‘90.
Il regista, all’interno del genere horror di puro intrattenimento, lavorava infatti spesso con pochissimi soldi a disposizione, prediligendo elementi quali il trucco e gli effetti speciali, riuscendo però a rendere molti dei suoi film a basso budget molto personali, grazie anche ad una caratterizzazione dei personaggi principali curata e mai banale.
Ma ritorniamo al film. John è un professore universitario che una sera rincasando con i due figli, a causa di una bevuta di troppo, fa un incidente in cui il figlio più piccolo perde la vita e la figlia perde la vista. Questa tragedia ha un profondo impatto sulla andamento della storia perché John è un uomo distrutto dal senso di colpa. E Jeffrey Combs recita benissimo questa parte, dando prova delle sue abilità attoriali.
La sfaccettatura del suo personaggio è interessante, lui ovviamente è pentito continuamente dall’orrore commesso ma, reso instabile psicologicamente dal continuo dolore, prova a molestare la ex moglie, rivelandosi come un personaggio che, pur avendo ereditato un castello e avendo uno certo status sociale, è comunque perdente della vita. John avrà comunque nella storia uno sviluppo e quindi ovviamente dovete vedere questa piccola perla.
Senza spoilerare più di tanto , questo è un classico esempio di film horror di alto livello che nonostante il budget riesce a intrattenere e quindi a svolgere la funzione horrorifica grazie alle scene gore e violente del mostro, ma che riesce anche a farci empatizzare con la famiglia Reilly grazie ad una sceneggiatura solida che riesce a descriverci e a personaggi principali mai banali e reali nelle loro debolezze.
Buona visione,
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