Regia: John Lasseter, Lee Unkrich, Josh Cooley
La Pixar si è ormai imposta da diversi anni come casa di prodotti animati di ottima fattura e fin dai suoi albori ha regalato capolavori intramontabili.
È questo il caso di Toy Story del 1995, primo film della storia realizzato in computer grafica e film che non sfigura neanche visto ai giorni nostri. Mi sembrava quindi doveroso nella nostra rubrica dei rewatch inserire anche questa tetralogia a dir poco pazzesca.
Sono quattro pellicole strepitose non solo a livello tecnico (le animazioni non fanno che migliorare di capitolo in capitolo e lasciano a bocca aperta), ma anche a livello di trama.
La trama infatti sale di tono di film in film e se nei primi due rimaneva di buon livello, ma tutto sommato piuttosto semplice nei temi trattati, negli altri due offre diversi spunti molto intriganti e che non possono non emozionare.
Il primo film mi era piaciuto, ma da piccolo avevo da sempre preferito il secondo che presentava più armonia tra i personaggi e meno litigi tra i protagonisti. Ma il terzo e soprattutto il quarto, visti in età adulta, mi hanno dilaniato l'anima, mi hanno sciolto, facendomi tornare bambino e versare lacrime infantili e sentite. Forse per il rapporto speciale che ho sempre avuto con i giocattoli da piccolo e perché vedevo nei personaggi sullo schermo dei potenziali miei giocattoli o forse perché queste due pellicole sono riuscite a smuovermi qualcosa nel profondo o forse per entrambe le ragioni ed altre ancora, fatto sta che mi sono entrate nel cuore e da lì nulla potrà smuoverle.
Quattro film meravigliosi, letteralmente uno più bello dell'altro e se dopo il terzo io ero più che soddisfatto, pensando che quella sarebbe stata la perfetta conclusione, tanto da stupirmi quando era stato annunciato un ulteriore sequel, dopo il quarto ero totalmente in estasi.
"Se c'è una cosa che so è che un giocattolo non smette mai di lavorare"
Giudizio complessivo: 9
Buona visione,
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