Regia: Christopher Ray
Siamo in piena estate e quindi non c’è niente di meglio che spararci un bel “The Asylum Presents”, soprattutto se dedicato a deliziose creature acquatiche che scorrazzano indisturbate esattamente dove state per pucciare i vostri piedi.
Giusto per inquadrare un attimo la faccenda, questo film sarebbe il sequel (forse eh, non ne sono così sicuro) di Mega Shark Versus Giant Octopus ed è diretto dal pluri premio Oscar Christopher Ray (accontentiamoci solo di un cognome per adesso). Ecco se non lo conoscete mi dispiace per voi, ma sappiate che il signore vanta una lunghissima serie di perle con media imdb compresa tra 2.15 e 3.45, tra cui spicca quello che a mio avviso li batte tutti, Mega Shark Versus Kolossus (si proprio lui 😍).
Brevemente la trama. Ai due lati opposti del mondo seguiamo le vicende di un enorme coccodrillo modificato (Crocosaurus) e del temibile Mega Shark che già conoscevamo. Quando le loro strade finiscono per incontrarsi sarà poesia pura.
A forza di parlare di queste perle nascoste, ormai mi viene difficile anche solo partire con una recensione, senza ripetere sempre le solite stronzate, ma tant’è qualcosa da dire lo si trova sempre.
I dialoghi per esempio sono il punto forte della pellicola e lasciano aperti inquietanti interrogativi. Tra un "Sembra un balena, qui ci vuole l'uomo squalo" 😳😳😳, e un "Dove è il coccodrillo?" "Sta entrando a Miami" (avrà chiesto prima l’autorizzazione?), si colloca anche il curioso personaggio che afferma (ve lo giuro, andatevelo a sentire) "Ho lottato contro lucertole giganti con 2 teste e 15 code aguzze che si nutrivano di bambini". E qui mi dispiace ma non ci sto 😤. No, perché non puoi lanciare il sasso e poi nascondere la mano mannaggia a cribbio, e dopo che senti questo, PRETENDI che l’Asylum mostri immediatamente almeno uno dei suddetti esemplari, o qui o in un film a loro dedicato. Non si scherza così con le illusioni degli spettatori, nonono.
Tornando a cose serie, l’ingresso in scena del Mega Shark è fenomenale, così come il Crocosaurus di cartapesta. Meravigliosa poi quella pinna fintissima alta 12000 metri e la gente che gli spara con le solite pistole a fulminanti, così come la straordinaria capacità di creare archi elettrici in un secondo. Ma la scena dell’elicottero che precipita credo sia uno degli insulti più grossi al cinema, ahahaha sto ancora ridendo adesso, una roba così imbarazzante non la ricordo in nessuno degli illustri lavori marchiati Asylum. Oltretutto, per poter arrivare alla lunghezza minima consentita, registriamo anche diverse sequenze ripetute ed altre prese in prestito da altri film del regista, in un processo di autocitazione che solo i grandissimi si possono permettere.
Il cast vede la maggioranza degli interpreti recitare impostati come manco alla recita di prima elementare, anche se i neri ci credono dibbrutto, così come quello che riversa un intero caricatore al povero shark che manco se ne accorge. L’agente speciale in compenso è una patata non indifferente (Sarah Lieving, google immagini se non ve fidate), Gary Stretch è nettamente il migliore in campo e poi c’è pure il tizio di 8 Sotto un Tetto che senza bretelle fa un sacco strano vederlo.
Le storie delle due bestie sono a dir poco toccanti e riescono a strappare perfino qualche lacrima agli spettatori più sensibili (Famiglia Angela, prendete appunti mi raccomando) ed è proprio scritto nel destino di entrambe che alla fine dovranno necessariamente incontrarsi, proprio come nelle migliori love stories. E anche lo spettatore (unico, perché al di fuori di me medesimo non se ne registrano altri) non fa che attendere questo momento per tutta la durata del film (?), rimanendo questa volta soddisfatto, perché lo scontro è davvero combattuto e per lunghi tratti appare veramente difficile azzardare un pronostico su chi potrà spuntarla.
La sequenza finale con l’esplosione e le creature che soccombono avvinghiate in un cerchio poetico (sì, ho spoilerato ma chissenfrega) ti riconcilia con la settima arte e la ciliegina sulla torta è la tizia miracolosamente sopravvissuta allo schianto in elicottero che afferma "Le creature sono arrostite". Sipario.
Giudizio complessivo: SI’ 👌
Enjoy,
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