Autore: Chuck Palahniuk
Tra vulnerabilità/fragilità e il nulla dell'equilibrio sceglie il secondo, ma non guardategli le mani, potrebbero mostrare un fremito.
Cosa non farebbe Gesù? State certi che lui lo farà. Mentre cavalca Nico, poi quell'altra del martedì, simula una scena di aggressione il mercoledì e si fa sodomizzare il venerdì, Victor vuole essere sicuro di non trasmettere dolcezza. Non ne ha. O non ne vuole? La sua salvezza sta "nel fare a meno di". Come lui, nella stanza 234, cercano di disintossicarsi. Sessodipendenti.
Quando non pensa a tragiche scene per ritardare l'eiaculazione, va nei ristoranti, si concentra e inizia la sceneggiata. Si piega e soffoca rivolto a quello più facoltoso dei commensali per farsi salvare da LUI e lui soltanto. Li cerca ricchi. Cerca padri, madri, abbracci e consolazioni. Sa che la gente ha bisogno di sentirsi grande agli occhi degli altri, che aspetta solo aneddoti da raccontare, che ha bisogno di sentirsi forte, di salvare. Sa che chi ti salva la vita, ti adotta, manderà biglietti, soldi.
Quando non fa sesso e non finge di soffocare va in clinica da sua madre. Chi dovrà essere oggi? Suo figlio? Il suo avvocato? Lei chi vedrà? Donna pazza, nemmeno sa chi ha davanti. Lei e il suo diario misterioso. Ma Victor si adatta. Veste panni altrui e teme le orecchie della Dottoressa Paige...così belle da attirare affetto più che sesso.
Orrore. Tanto, perché affannarsi? Esiste una ragione nella vita per la quale ci si debba affannare e costruire qualcosa? Perché combattere? Tanto poi la vita ti porta via tutto. Victor vive così. E come Victor, Denny "dipendente da dipendenze". Forse le sole certezze di questa vita: almeno si sa di cosa son fatte, cosa provocano. Un oblio che tiene in bilico, una realtà alternativa, dove non si teme di essere toccati dall'amore, salvi dalle sofferenze.
Un romanzo scientifico, analitico, crudo, didascalico, drastico, asciutto, che parla di emarginazione sociale, morte, infanzia, dipendenze, moralità.
Qui il libro
Buona lettura.
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