Recensissimo: Paranoia: La Recensione dell'EP di Maggie Lindemann

Paranoia è il primo EP della talentuosa Maggie Lindemann, un debutto accattivante, pieno di energia, di emozioni con lo scopo di affrontare i propri demoni interiori.

La sua voce versatile e dolce, la personalità forte e ricca di sfaccettature, la capacità di affrontare diverse tematiche delicate fanno del suo progetto un lavoro completo, toccante e interessante che entra nell'animo di chi l'ascolta.

1. KNIFE UNDER MY PILLOW

Può essere pericoloso quando la paranoia si insinua e non va più via, facendoci vedere e sentire cose che non esistono. Ciò porta a doverci difendere da tutti e da tutto, mentre il cuore batte forte e nella nostra mente si fa sempre più rumoroso. Ci sentiamo paralizzati nell’oscurità che abbiamo creato e nel frattempo un brivido corre lungo la schiena. Per difenderci attuiamo qualsiasi tipo di meccanismo, arrivando anche a nascondere un coltello sotto al cuscino…anche se è tutto nella nostra testa.

2. GASLIGHT!

Quando si ha il cuore spezzato e paralizzato tutto sembra perduto e sentiamo come se un coltello penetra sempre più in profondità nella nostra vita. Ci sentiamo sempre di più e inesorabilmente scivolare giù, guardandoci costantemente le spalle con la paura di essere feriti di nuovo. Anche se un amore è tossico e pericoloso, a volte si avverte il bisogno di aggrapparsi ad esso e soffriamo quando non è con noi la persona che amiamo, anche se ci fa male ogni volta. Ad un certo punto, però, ci si rende conto che non è giusto vivere in questo modo e che le parole sono armi pericolose e per questo motivo ognuno di noi deve scegliere il proprio destino…stare da soli o morire lentamente.

3. SCISSORHANDS

Sentirsi sempre inadeguati, la voglia di cambiare perché ogni cosa che si tocca va in fiamme anche se non si cerca nulla. Tutti che ci fissano come se fossimo dei mostri, ma nessuno sa realmente chi siamo e come ci sentiamo. A volte ci rendiamo conto che provochiamo solo del male a chi amiamo, e per questo motivo chiediamo e vogliamo che nessuno si avvicini a noi perché non vogliamo far soffrire e uccidere nessuno. Chi si avvicina viene colpito e graffiato dalle nostre mani di forbici. Forse, anzi sicuramente, siamo al sicuro solo quando siamo soli anche se non va bene lo accettiamo.

4. CRASH AND BURN

Avere l’illusione che le persone non cambino, restare intrappolati in una rete di bugie creata solo per faci male, aver lottato faticosamente per qualcosa che alla fine si è rivelata una battaglia persa e tutto è andato a fuoco. Quando l’amore e ogni altro tipo di sentimento svanisce entrambi le parti finiscono per disintegrarsi, senza avere la possibilità di tornare indietro, schiantarsi e bruciare. Ciò che rimane è solo un coltello conficcato nella schiena, un gioco tossico al quale non si può vincere e l’unica cosa da fare è imparare a lasciare andare.

5. LONER

E’ brutto e triste quando si è abituati a prendere colpi, intorpidire i propri sentimenti per cercare di non soffrire più. Invece di affrontare la realtà e i propri problemi, si finisce a fissare il soffitto anche se si sta annegando. Inevitabilmente e sempre di più si preferisce rimanere da soli perché sembra giusto, si cerca sempre di non farsi vedere dagli altri, di rimanere invisibili anche in una stanza piena di persone. Forse a volte essere un solitario è la cosa giusta, amare una stanza buia vuota con solo il dolore, senza chiedere il permesso di sentirsi tristi, senza avere il costante bisogno di qualcuno che ci sostenga.

6. LOVE SONGS

Amare qualcuno incondizionatamente, il desiderio di vederlo sempre sorridere, togliere dal suo cuore il dolore, affrontare insieme ogni tipo di paura, proteggere la persona amata da tutto e da tutti. Una volta che si giura amore e fedeltà a qualcuno diventiamo una rete di sicurezza per l’altra parte perché quando la nostra metà è felice lo siamo anche noi e ci sentiamo a casa. Sorridere e piangere, amare ogni singolo difetto, sentire chiamare il proprio nome e correre. Siamo disposti a sopportare sulle nostre esili spalle ogni peso perché nulla è paragonabile al vero amore.

7. DIFFERENT

Sicuramente ognuno di noi a volte si chiede se, nell’ipotesi che svanissimo nel nulla, qualcuno chiamerebbe il nostro nome. E’ vero che a volte ci sentiamo persi nel buio e vorremmo solo essere altrove, dove c’è più luce. Si ha il desiderio di essere qualcuno di diverso da noi stessi, chiediamo di non sentirci sempre in colpa per tutto, sentire il bisogno di avere un posto dove mettere il dolore. Spesso preferiamo avere in bocca solo del veleno perché è meglio delle parole che diciamo e inevitabilmente qualcuno viene ferito e i pensieri negativi si insinuano nella nostra mente portandoci a pensare di essere solo un peso per gli altri…e il desiderio di dimenticare il nostro nome diventa sempre più concreto.

8. IT’S NOT YOUR FAULT

Sentire di impazzire, essere stanchi di stare male, la paura costante di sbagliare e di non saper prendere una decisione. Non è colpa delle altre persone, è tutto più semplice quando si sta da soli, è meglio che nessuno si avvicini a noi affinché il loro cuore rimanga integro e non lo spezziamo. A volte le cose buone vanno a pezzi e la colpa è nostra e, quando ciò succede, si ha solo la voglia di scappare in quanto ci si sente morire.

Paranoia è un EP forte che affronta diversi temi particolari e delicati, soprattutto in merito alle paure e alle ansie che ognuno di noi prova ogni singolo istante della giornata, ma è anche incentrato sull'amore, sulle sofferenze che provoca e sull'accettazione di noi stessi.

Maggie ci comunica con forza e spontaneità che dobbiamo essere forti e andare avanti, in quanto ognuno di noi può affrontare qualsiasi cosa...e che a volte stare da soli va bene!

Consiglio vivamente l'ascolto a tutti i fan di Maggie Lindemann e in generale, in quanto ogni singola traccia dell'album catapulta chi lo ascolta in un turbine di emozioni. L'album regala delle scariche di energia e di adrenalina incredibili, prendendo possesso del nostro corpo e fornendoci la forza necessaria per buttare fuori tutto ciò che ci fa stare male.

Buon ascolto,

Luigi Di Bello