Ideatore: Ronald D. Moore
Trama
Trasposizione televisiva del ciclo di romanzi di Diana Gabaldon, narra la storia dell’infermiera Claire Randall che dopo la fine della guerra, nel 1945, parte col marito per una seconda luna di miele in Scozia.
Ma durante un’escursione ad un cerchio di pietre misteriose, chiamato Craigh na Dun, Claire si troverà misteriosamente catapultata indietro nel tempo nelle Highlands scozzesi del 1743.
Comincerà così la sua avventura in un mondo sconosciuto e ostile, in cui essere donna e per di più inglese, la farà essere costantemente in pericolo. Presa prigioniera da un gruppo di Highlander scozzesi, che la credono una spia inglese, cercherà di sopravvivere nell’attesa di trovare il modo per tornare al cerchio magico e poter far ritorno a casa, nel suo tempo.
Recensione
Spesso definita un fantasy, la serie ha in realtà più il sapore del romanzo storico/sentimentale, in cui l’elemento “fantastico” è solo l’escamotage utilizzato per i viaggi nel tempo della protagonista. La storia piuttosto avventurosa a cui si assiste infatti è ricca di elementi drammatici e romantici, in un contesto storico ben definito e descritto minuziosamente: le Highlands del 1743, quando gli scontri fra scozzesi e inglesi erano accesi e violenti. I fatti storici reali, gli usi e costumi dei clan scozzesi dell’epoca, la voglia di ribellione prima e la disfatta di Culloden poi, tutto è raccontato in modo preciso e coerente. In mezzo all’attenta ricostruzione storica si svolge una grande storia d’amore, che attraverserà il tempo e lo spazio, un sentimento così potente da far ritrovare sempre i due protagonisti, che durante le varie stagioni dovranno fronteggiare guerre, intrighi politici, dolorose perdite e il nemico di turno. Una menzione speciale a Tobias Menzies (The Crown) che nei panni di Jonathan Randall, ha dato corpo ad uno dei “cattivi” più feroci, sadici e crudeli del mondo seriale, in una sequenza difficile da dimenticare.
Una serie “storica” che mescola diversi generi, avventurosa e ben fatta, anche se lenta in alcuni punti, ma non priva di colpi di scena, che vi appassionerà e che consiglio soprattutto a chi, come me, ama i period-drama.
I Pro
· LA SCOZIA. Paesaggi suggestivi, castelli antichi e luoghi magici enfatizzati da una buona fotografia, spesso reali che hanno fatto aumentare il turismo scozzese e nascere tour ad hoc a tema “Outlander”. Siete avvertiti: dopo la visione avrete voglia di partire per la Scozia!
· RICOSTRUZIONI STORICHE. Ambientazioni curate e ricche di dettagli, costumi realizzati con tessuti trattati e cuciti come di faceva all’epoca, arredi e accessori coerenti con l’epoca e poi il “kilt”: che sia il capo clan o il combattente, tutti gli Highlander sono meravigliosamente vestito con questo capo, elemento distintivo della serie.
· LINGUA. Per gli amanti della visione in lingua originale sarà una goduria ascoltare i diversi accenti, quello inglese e quello scozzese, e sentire parlare in gaelico, l’antica lingua usata in Scozia.
· JAMIE FRASER. Per ultimo, ma non certo ultimo, l’eroe romantico per eccellenza: alto, possente, bello, coraggioso, uomo d’onore intelligente e ironico…impossibile rimanere immuni al suo fascino!
I Contro
· LENTEZZA. Non è certo un action movie e si indugia molto su alcuni particolari storici, legami politici, e alle volte (in alcune stagioni più che in altre) la storia ci mette un po’ a prendere il via. Quindi se amate le storie dai continui colpi di scena e azione forse la troverete un po’ lenta, anche se credo che certi prodotti siano belli proprio per il tempo che dedicano a raccontare un contesto storico, una società, un periodo.
· VIOLENZA. Quando si parla di period-drama si immagina un mondo ovattato alla Downton Abbey, non è il caso di Outlander: il realismo di certe sequenze, la violenza di alcune scene e l’indugiare su alcuni particolari potrebbe disturbare la visione di chi è facilmente impressionabile.
· CAMBIO DI ROTTA DELLA STORIA. Chi ama le storie d’amore e guerra amerà Outlander e la coppia Jamie/Claire fulcro della serie per le prime 3 stagioni. Poi, per motivi che non rivelo, il fulcro si sposterà leggermente, divenendo una storia più corale. Questo potrebbe far diminuire l’interesse.
Giudizio complessivo: 8
Buona visione,
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