Boba Fett era solo l’inizio, perché Obi Wan Kenobi è molto probabilmente il peggior prodotto di Star Wars; oltre a fare schifo ha anche rovinato la trilogia classica.
La docu-serie racconta brillantemente l’ascesa al potere di Nicola II Romanov, fino al tragico sterminio che segna la conclusione di una dinastia che, per tre secoli, aveva dominato la Russia.
L’idea “squadra che vince non si cambia” indubbiamente ha colpito anche Raffaele Malavasi e a beneficiarne, oltre allo scrittore stesso chiaramente, lo sono pure i suoi lettori.
Film del 2021 scritto e diretto da Wes Anderson, definito come “una lettera d’amore per i giornalisti” e ambientato nella sede di una rivista statunitense in una città francese del XX secolo.
Col primo caldo alle porte, c’è chi imbocca l’autostrada per un weekend di fuga, chi per lavoro, chi ci “dimentica” cani e famiglia all’autogrill, e poi chi ci trascina verso La Cattiva Strada, come fa Paola Barbato, consegnandoci il suo ultimo romanzo a mo’ di pedaggio.
C’erano tutti i presupposti per avere un grandissimo spin-off, a partire dalla “saga madre”, un personaggio che poteva dare tantissimo in più, secondari buoni, tecnica fantastica e una bella mascotte, malgrado ciò questo film non ha spiccato il volo.
Probabilmente ai più, il nome di questo regista (Anthony Fankhauser) non dirà molto, ma agli aficionados dei B-movie suonerà familiare. In effetti nel 2009 e nel 2010 aveva diretto due film di casa Asylum: rispettivamente 2012 - Supernova e 8213 Gacy House.
Ma ora passiamo a quello che ad oggi è il suo ultimo lavoro, ovvero Jurassic Attack del 2013.
Il film parla di un gruppo di soldati (?) che va in una giungla per salvare una biochimica dalle grinfie di un dittatore, salvo poi trovarsi in un cratere inesplorato che pullula di dinosauri (sì proprio così 😳).
Ora, con tutto l'amore del mondo per i B-movie, c'è poco da salvare nel film. Tralasciando i tipici cliché presenti in molti pari genere, ci sono troppe cose che qui non vanno o non hanno senso. Dalle reazioni fuori tempo degli attori, alle incongruenze tra scene vicine, fino ad arrivare ad oggetti di scena improbabili e recitazioni fin troppo oltre le righe da sembrare uscite da qualche strana soap-opera.
Però non è tutto da buttare. Tolti infatti gli effetti speciali da documentario su Focus, le ambientazioni sono bellissime da guardare e anche la trama e i personaggi sono ben sviluppati. Per non parlare delle "influenze" di film come Jurassic Park 2 oppure Alla ricerca della Valle Incantata e della presenza, come consueto per film di questo tipo, di attori affermati: Vernon Wells e Corin Nemec.
In conclusione, mi sento di consigliarlo a chi ha un'ora e venti da perdere dietro a film che non fanno spegnere il cervello, ma che lo buttano proprio dentro la spazzatura.
La storia riparte là dove l'avevamo lasciata, con un Thomas Shelby sull'orlo del suicidio, dopo aver fallito il piano dell'omicidio di Mosley, e che deve affrontare un evento luttuoso.
I Sette Mariti di Evelyn Hugo (The Seven Husbands Of Evelyn Hugo) è un romanzo della scrittrice americana Taylor Jenkins Reid che è riuscita a creare dei personaggi fittizi dell’epoca d’oro di Hollywood degli anni cinquanta, rendendoli così reali da farci desiderare che siano esistiti realmente.
Vi confesserò un mio piccolo segreto: oltre agli zombie movie adoro i film distopici (ovvero ambientati in un ipotetico futuro negativo). In generale amo quelli di fantascienza ma se è distopico vado proprio in brodo di giuggiole.
Negli anni ’70 Dan Curtis e Richard Matheson sono i Burke & Hare dell’horror: il primo dirige, il secondo scrive, e insieme fanno un’accoppiata vincente, spalando macabro e terrore per il cinema e tivù.
Durante la lettura di questo volume mi sono sentita con il fiato sul collo per buona parte del tempo.
In questo libro l'autrice evidenzia la crudeltà, l'egoismo e la cattiveria umana. Come dice Lizzy, dagli ibridi puoi aspettarti cosa faranno, la loro logica è semplice: uccidere per mangiare. Ma gli umani, sono imprevedibili possono torturare per egoismo, piacere per affermare il proprio potere e se sei una donna un uomo può farti del male perché non ha rispetto per te.
Proprio per il messaggio che traspare da questo libro ho sentito molta paura, ansia e turbamento.
L'autrice è stata brava a saper bilanciare le scene di angoscia con scene più serene, gioiose e anche turbolente per via dei sentimenti che Lizzy prova per Finn.
Il finale è scioccante, un bel cliffhunger lascia il lettore con tutta la curiosità di scoprire cosa accadrà a Lizzy e al suo fratellino Liam.
Sono in trepidazione, voglio assolutamente leggere Resilience!🤩
Trasposizione televisiva del ciclo di romanzi di Diana Gabaldon, narra la storia dell’infermiera Claire Randall che dopo la fine della guerra, nel 1945, parte col marito per una seconda luna di miele in Scozia.
La trilogia del cavaliere oscuro, iniziata nel 2005 con Batman Begins, proseguita con Il Cavaliere Oscuro nel 2008 e conclusasi con Il Cavaliere Oscuro Il Ritorno nel 2012, rappresenta un punto fisso della filmografia sui supereroi.
Che fai quando trovi un titolo simile nel catalogo Netflix, dove campeggia il volto ieratico di Vincent Price? Ovvio, schiacci play e lo guardi! Alla faccia di tutti gli algoritmi di compatibilità!
Per questa serie avevo delle grandi aspettative. Sarà per la presenza di attori di grande caratura o per l’originalità che premetteva il trailer, ma io a questo prodotto chiedevo molto e, ahimè, non mi ha restituito questa fiducia.
Vincitore di diversi premi tra cui il prestigioso Bram Stoker award, e considerato dalla critica come uno dei romanzi di maggior impatto analitico che vada al di là del genere Horror, Mucchio D'ossa in effetti mostra un King che accede all'universale.
Un bellissimo film poco conosciuto di Wes Craven, regista dei fantastici 4 Scream, dello stupendo Nightmare (anche del 7), de Le Colline Hanno Gli Occhi e di molti altri film horror.
Dopo Terror Take Away, eccovi servito un altro Terror made Alberto Bogo che, da buon compaesano ed estimatore del precedente lavoro, non potevo farmi sfuggire, vista anche la conoscenza di alcuni degli addetti ai lavori.
Paranoia è il primo EP della talentuosa Maggie Lindemann, un debutto accattivante, pieno di energia, di emozioni con lo scopo di affrontare i propri demoni interiori.
Secondo spin off della saga, stavolta dedicato alla figura di Han Solo (o Ian Solo in italiano). Alla regia troviamo quel vecchio volpone di Ron Howard che dove lo metti fa il suo dovere e, tranne rare eccezioni (vedasi Inferno), porta sempre a casa la pagnotta. Purtroppo questa è una di quelle rare eccezioni.
Dopo la supplenza trash di Luca Rait, che ringrazio comunque per la ricreazione, si torna a ripassare. Eh già perché a settembre ci rimandano al cinema col terzo adattamento di Le Notti di Salem, tratto dal romanzo di Stephen King.
Torna la seconda stagione di questa comedy fantascientifica con tinte distopiche e proseguono quindi le disavventure di Nathan nell'upload (in questa ipotetica società le persone defunte vengono scaricate come fossero file in un paradiso virtuale, chiamato upload appunto).
La prima stagione, seppur con un ottimo incipit, è stata afflitta da un continuo ping pong tra passato e presente, un groviglio di linee temporali le quali creavano non poca confusione.
Noa, ragazza senza rapporti familiari, può contare solo sulla sua grande amica Mollie. La sua vita sentimentale è un disastro e dopo l'ennesimo appuntamento
Parto col dire che non ho amato particolarmente la 2° stagione, ma ho trovato che la terza stagione narrativamente sia un capolavoro, ma non perfetta, stiamo parlando di un fenomeno abbastanza commerciale e quindi sicuramente tutte le 11 stagioni hanno le loro pecche di scrittura, ormai si sa 😁.