Llamageddon: La Recensione del Film



Regia: Howie Dewin


Dopo anni di fake trailer, false schede su prime video, annunci di uscite imminenti ed inganni, finalmente Llamageddon è arrivato.

Voi non potete capire davvero l’emozione provata quando ho appreso la notizia, emozione che è stata tra l’altro superata una volta terminati quei 69 minuti che veramente vorresti non passassero mai. Grazie Howie Dewin (che stranamente non ha diretto nient’altro oltre a questo), per avercelo donato.

Brevemente la tramahahahaahha. Un lama con gli occhi arrossati dalle troppe bombette fumate in quel di Orion Nebula si schianta sulla terra, e capisce che gli esseri umani non gli stanno particolarmente simpatici. Sarà l’inizio di un vero e proprio massacro.


Partiamo dall’inizio, con titoli di testa assolutamente meravigliosi (attenzione a come verrà dosato questo aggettivo durante la recensione) in cui un esercito di lama animati sfilano con sottofondo di musica metal, per poi staccare con un altrettanto meraviglioso primo piano del protagonista assoluto del “film”, Louie The Llama, che per altro viene così accreditato su imdb, come guest star indiscussa (e ci mancherebbe). I suoi occhi rossi disegnati (male) con paint, mischiati a quell’aria finta innocente che ti farebbe voglia di porgergli delle noccioline dalla mano (che poi, i lama mangiano davvero noccioline?) riescono a farti empatizzare con lui sin da subito, costringendoti ad un tifo da stadio ogni qualvolta si imbatte in esseri umani.

Gli attori sono decisamente improvvisati e, come tali, fanno il loro sporco lavoro, recitando male ma divertendosi molto (quanto avrei pagato per essere lì in mezzo). Un chiaro esempio lo si ha durante il massacro dell’idromassaggio (scena che ancora non sono riuscito a rimuovere), in cui le due tizie, avvolte da scariche elettriche disegnate da un bimbo dell’asilo (male), non riescono a trattenere le risate mentre muoiono tra atroci sofferenze.


Come giusto che sia poi, la “pellicola” è giocata tutto sul non prendersi assolutamente sul serio, con gag anche piuttosto divertenti in aggiunta a quelle demenziali. Si parte dallo stupore nel vedere una simile tecnologia aliena (ovvero un semplice rimorchio per lama/cavalli), passando per inquadrature buffe, primi piani caricaturizzati da smorfie senza alcun senso logico e arrivando poi alla delirante festa in cui viene fatta perfino una breve disamina sulla trilogia de La Casa prima di rammaricarsi del fatto che Plutone non sia un pianeta.

Il livello è chiaramente ai limiti dell’amatorialità brutta, con anche i lampi del temporale finti e un sangue che schizza in maniera incontrollabile anche quando non dovrebbe essercene proprio traccia. Ad un certo punto poi si raggiunge il delirio, con raggi laser sparati dagli occhi del lama che fanno esplodere la gente, un tizio che vomita ettolitri di roba per circa due minuti consecutivi ed altri attacchi alle persone che fanno risultare credibile perfino la scena del combattimento finale di Velocipastor.


Ma il top della bellezza/bruttezza la si raggiunge con la trasformazione dell’uomo-lama, un livello di imbarazzo che raramente mi era capitato di cogliere (e di merda vera ne ho vista molta credetemi), appena prima dell’incredibile scoperta della super arma cosmica che avrebbe dovuto far soccombere la bestia, ovvero una mazza da baseball avvolta nella carta stagnola.

Vabbè potrei andare avanti per ore ma lascio a voi scoprire quali altre perle nasconde Llamageddon, prima di arrivare a quel dannato rap finale che difficilmente dimenticherete.


"Llamageddon, Llamageddon, it's a lama, i'm gonna get it motherfucker".


Giudizio complessivo: AHAHAHAHA

Imprescindibile visione,


Trailer



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