Regia: Marco D'Amore
Il film, spinoff/midquel della serie tv Gomorra, riprende il personaggio di Ciro Di Marzio, interpretato da Marco D’Amore, in un susseguirsi di vicende a cavallo tra la quarta e la quinta stagione della serie televisiva.
Un progetto inedito per la cultura della serialità italiana, dove un capitolo importante della saga viene trasmesso al cinema e non in tv, e tutto ciò è interessante ed innovativo, come d’altronde è la stessa Gomorra nel panorama italiano ed internazionale.
Il film mi è piaciuto, soprattutto per quanto riguarda la regia e la fotografia, in pieno stile Gomorra, ma con un tocco in più dato dal grande schermo che ne conferisce un fascino aggiuntivo. Grandi meriti a Marco D’Amore, che dimostra di essere, oltre ad un grandissimo attore, anche un regista esordiente di grande prospettiva e visione.
La trama si suddivide in due parti, tra il presente turbolento del “redivivo” Ciro e il suo passato, le origini della creazione del suo lato malvagio. È interessante, anche se comunque non porta un qualcosa di eccezionale, c’è da ammetterlo, è come se fosse un lungo episodio della serie trasmesso al cinema, dove infatti ne ricalca in pieno le dinamiche e lo stile, ma almeno risulta essere coerente, senza strafare.
Menzione speciale per la scena finale, semplicemente bellissima e commovente, con la colonna sonora dei Mokadelic in versione “cinematografica” come al solito meravigliosa ed atmosferica, oltre ad essere una scena girata bene e che finisce nel modo giusto, quello che preferisco, lasciando libertà di interpretazione allo spettatore, rimandando il tutto alla stagione finale della serie tv, dove per il resto, sapete tutti com’è andata a finire.
Buona visione,
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