Ideatore e Regista: Mike Flanagan
Dopo The Haunting of Hill House e The Haunting of Bly Manor, Mike Flanagan torna alla sceneggiatura e alla regia di una serie Netflix con Midnight Mass.
È la storia di una sparuta comunità su un'isoletta americana. Popolazione locale: poco più di cento abitanti. La vita trascorre lenta e monotona finché non sopraggiunge un nuovo prete. Dal suo arrivo le cose cominciano a cambiare, apparentemente in meglio ma con un sottile senso di inquietudine che non farà che aumentare.
Di questa miniserie ho apprezzato principalmente la cura nel costruire la storia: prima ti approfondiscono tutti i personaggi principali, ti lasciano presagire qualcosa, ti fanno intravedere qualcos'altro, si sbottonano con qualche rivelazione e poi si arriva al gran finale.
Il finale è l'unico vero problema. L'ultima puntata mi ha deluso parecchio. Il piano di un personaggio non viene affatto chiarito (o almeno io non l'ho capito fino in fondo) e un colpo di scena tra due persone mi è sembrato veramente tanto tirato via. Non dico che dovessero far presagire qualcosa prima (altrimenti non si parlerebbe di colpo di scena), però farlo nascere e morire così, nell'ultima puntata, mi è sembrato perdesse di efficacia e di senso.
Ma l'ultima puntata regala comunque un paio di momenti davvero emozionanti, così come le altre puntate del resto.
Confesso anche di essere rimasto stupito da alcune svolte nella trama e le tematiche trattate le ho trovate davvero affascinanti e insolite per una serie tv. Si parla di fede, di religione, di morte, di Dio, il tutto nel contesto di dialoghi profondi, accattivanti, interessanti, sfaccettati.
È presente anche il tema del razzismo che passa un po' in secondo piano rispetto al resto, ma c'è ed è ben tratteggiato.
Oltre alle tematiche intriganti, la miniserie propone una fotografia davvero mozzafiato: questa isoletta ci viene descritta tramite panorami, tramonti, albe, immagini in generale davvero curate e stupende.
Inoltre, nonostante la serie si prenda il suo tempo per arrivare al clou del racconto, mi ha tenuto incollato sul divano dal primo all'ultimo episodio.
Insomma dopo quel mezzo scivolone di The Haunting of Bly Manor (che secondo me aveva diversi problemi), Mike Flanagan torna in grande spolvero ai fasti di The Haunting of Hill House con un prodotto maturo, smaltato di belle immagini e dialoghi filosofici ma con un finale che convince fino a un certo punto.
Giudizio complessivo: 7.5
Buona visione,
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