White Day: A Labyrinth Named School: La Recensione del Videogioco




GENERE: Survival horror, avventura

ANNO: 2001, 2015 (versione per tablet e smartphone), 2017 (console e PC)

PIATTAFORME: Dispositivi smartphone e tablet, Playstation 4, PC

SVILUPPO: Sonnori


Non sempre la scuola può essere un luogo sicuro.


Breve Sinossi


La trama si svolge alla vigilia del "White Day", ricorrenza celebrata il 14 marzo che consiste nel ricambiare il dono ricevuto a San Valentino da parte delle ragazze. Il giovane protagonista decide di intrufolarsi nella scuola durante la notte per poter mettere un regalo nell’armadietto della ragazza di cui si è innamorato. Il ragazzo non immagina però che la scuola di notte subisce una vera e propria trasformazione, dove entità demoniache e spaventose prendono il sopravvento e uccidono chiunque trovino sul loro cammino.


Analisi e Parere Personale


White Day: A Labyrinth Named School è un videogioco sviluppato dallo studio Sonnori nel 2001. Nel 2015 è stato rimasterizzato e distribuito per i dispositivi mobili e successivamente nel 2017 per le seguenti piattaforme: Playstation 4 e PC.

Il gioco è un survival horror in prima persona nel quale si vestiranno i panni di una giovane ragazzo intento a consegnare un regalo alla ragazza della quale si è innamorato. Il protagonista si ritroverà suo malgrado intrappolato nella sua scuola durante la notte e dovrà in tutti i modi cercare di sopravvivere agli orrori che l'edificio nasconde e scoprire la verità su quel luogo maledetto.


Partendo da questa premessa, il sottoscritto ha provato la versione rimasterizzata per la Playstation 4 e, insieme a voi, voglio analizzare gli elementi che costituiscono questo videogioco:

1. Trama. La storia che viene raccontata non risulta sempre ben delineata, e a volte può sembrare un po’ confusionaria, soprattutto a causa della mancanza del doppiaggio in italiano e alla presenza di sottotitoli di piccole dimensioni. Per fortuna che, durante l’avventura, è possibile trovare nei diversi scenari alcuni documenti chiave che aiutano il giocatore a capire meglio la trama, e risultano anche molto utili nella risoluzione degli enigmi. C’è da dire, inoltre, che ogni tassello combacia perfettamente l’uno con l’altro man mano che si procede e quasi ogni dubbio viene sciolto a tempo debito, costruendo in questo modo una storia avvincente e catturando pienamente l’attenzione del giocatore per tutta la sua durata;


2. Gameplay e grafica. Il gameplay è macchinoso e può risultare abbastanza difficile soprattutto nelle fasi iniziali del gioco. Questo è dovuto specialmente alla scarsa luminosità in alcune determinate sequenze e alla presenza di una telecamera che non sempre funziona come dovrebbe, lasciando spesso delle angolazioni e delle porzioni dell’ambiente non facilmente visibili. Il tutto si traduce anche in una difficoltà non indifferente nel muovere il personaggio, sbagliando spesso i movimenti. La nota positiva è che, una volta presa la mano, è possibile abituarsi e procedere nell’avanzamento dell’avventura senta troppi problemi. Per quanto riguarda la grafica del gioco, come ho detto precedentemente, ho provato la versione rimasterizzata per Playstation 4. Il lavoro svolto dal team di sviluppo è impressionante, ogni particolare è stato curato alla perfezione e, grazie alle potenzialità della Playstation 4, sembra a tutti gli effetti un titolo di recente pubblicazione;

3. Ambientazione. Un punto di forza è sicuramente l’ambientazione. Il giocatore si ritroverà a visitare diverse location, ognuna ben curata in ogni minimo dettaglio, dove l’ansia e la tensione crescono sempre di più. E’ quasi possibile sentire sulla pelle il sudore scaturito dall'ansia e dalla tensione che il contesto provoca, e il continuo sentire di passi e di rumori sinistri fa aumentare ancora di più il senso di stress nel giocatore.


White Day: A Labyrinth Named School è senza dubbio un gioco particolare che non a tutti può piacere a causa delle sue dinamiche di gameplay un po’ obsolete ma, a parte questo, consiglio vivamente di provarlo ai fan dell'occulto, del soprannaturale, agli amanti dell’horror e a chi vuole giocare un titolo ricco di ansia, di tensione e difficoltà sempre più crescenti. Secondo il mio parere, è un buon prodotto, ben costruito e sicuramente non rimarrete delusi. Di sicuro è un titolo che metterà a dura prova i vostri nervi e dovrete armarvi di molta pazienza, autocontrollo e di astuzia per poterlo giocare e arrivare ai titoli di coda.

Un ultimo consiglio ve lo voglio dare miei cari amici: alcuni luoghi, soprattutto di notte, possono mutare in qualcosa di davvero spaventoso e per questo motivo, se siete costretti ad entrare, non andate mai da soli e soprattutto non fatevi trovare impreparati in quanto...potreste trovare delle spiacevoli sorprese!


Punti di Forza


- Trama
- Ansia e tensione crescenti
- Ambientazione


Punti Deboli


- Gameplay


Qui il gioco

Buon divertimento.


Trailer



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