Scripta Manent: La Recensione del Libro



Autore: Paola Barbato

Flavio e Letizia, prima di Flavio e Letizia.

E’ la stessa autrice a presentarceli così sulle pagine dei social: Flavio Aragona e Letizia Migliavacca, bel notaio integerrimo lui e bistrattata ma fantasiosa ghost writer con annesso lato oscuro, lei. Ritornano i nostri, già protagonisti del thriller L’ultimo Ospite,- o meglio – iniziano la loro avventura con Scripta Manent, prequel uscito a Luglio 2021. Il romanzo infatti è stato pubblicato solo in Francia nel 2018, per i tipi della Edition Denoel, ma inedito finora da noi. Ne L’Ultimo Ospite avevamo avuto qualche fumoso accenno al loro passato, che adesso grazie ai tipi della Pickwick e ai loro traduttori possiamo scoprire e gustare appieno.

Gualtiero De Angelis e Roberto Palmieri sono due scrittori e rivali. Il primo è il maturo autore della fortunata serie di thriller incentrati su Allen Guazzi, un inserviente di obitorio muto, l’altro un viscido ex comico che si è dato alla scrittura. I due sono rivali in termini di vendite, così su calcolato accordo delle rispettive case editrici devono siglare una sfida in diretta tv, per vedere chi dei due batterà l’altro a volumi venduti. A siglare l’accordo, il notaio Flavio Aragona. Ma Palmieri che è perseguitato da una stalker, sbrocca in diretta, cercando di assalire De Angelis. La lite si ricompone, ma poco dopo De Angelis scompare e lo stesso Palmieri viene preso e stordito dalla sua stalker, Medina, alias Letizia Migliavacca, l’obesa ma fantasiosa assistente di De Angelis, la quale nasconde altri segreti e che incrocia la vi(t)a col bel notaio Flavio. Ma per Letizia/Medina la matassa si ingarbuglierà sia col ritrovamento di De Angelis, sia nel privato…


Questo non è che un assaggio della storia, che Paola manovra assieme ai suoi personaggi, parlando di mondi che sicuramente conosce bene. Su tutti la dura legge dell’editoria con i suoi pro (il successo effimero) e i contro (la mancanza di talento in certi cosiddetti “autori”). Poi con sguardo disincantato e pungente ci racconta lo squallore di certe situazioni tipiche dei social e di certe solitudini. Ma il vero viaggio è lo scavo del potere della fantasia e della scrittura e gli effetti che hanno queste attività.

Se nel L’Ultimo Ospite vediamo più Letizia, il lato chiaro e pulito, qua ci sporchiamo con Medina, l’avatar cruento che si autoalimenta con le paure e le incertezze di quest’ultima, ma soprattutto con la propria fantasia. A tutti piace giocare con il proprio odio, titillandolo, non neghiamolo, ma Medina è una vera bomba ad orologeria col pilota automatico: di default concepisce fantasie splatter su come tormentare Palmieri, perché vuole solo che lui abbia paura: per sempre. Idealmente Letizia è l’Io, la persona; Medina è l’ES, l’inconscio e forza interna e Paola Barbato il Super-Io, nascosto sotto i riccioli della stessa autrice.

La materia e gli eventi sono tanti. In mano ad altri autori (Faletti docet) si sarebbe scivolato nel prolisso, ma la Paola ha una scrittura snella che scivola via senza perdersi in lungaggini o sotto trame riempitive.

Se non si può nulla contro la fantasia, solo un mezzo può imbrigliarlo: si chiama talento. E Paola, Letizia e Medina lo conoscono bene.

Buona lettura,


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