Autore: Franck Thilliez
Prima di iniziare a parlare di C'era Due Volte è giusto fare delle premesse: la recensione avrà in fondo una sezione spoiler, non mettetevi a leggere questo libro se prima non avete letto Il Manoscritto, non mettetevi a leggere Thilliez se cercate qualcosa a cui prestare poca attenzione.
Ciò detto cominciamo a parlare di questo nuovo Thilliez. C'era Due Volte (sempre edito Fazi Dark Side) inizia nel 2008 con una ragazza scomparsa e nel 2020 con una pioggia di uccelli morti.
Nel 2008 il tenente Gabriel Moscato si trova a Sagas, è sulle tracce della figlia scomparsa, le indagini lo portano all'hotel dove lavorava la ragazza; si chiude nella stanza 29 per esaminare il registro degli ospiti. Quando si risveglia è il 2020, la figlia è scomparsa da 12 anni, si trova nello stesso hotel ma nella stanza 7 e piovono uccelli morti dal cielo.
Pensiamo così tanto ai nostri figli quando li abbiamo con noi? Li amiamo così tanto quando sono presenti?
Per chi si è già trovato davanti ad altri libri di Thilliez non ne rimarrà deluso ma con C'era Due Volte siamo davanti a qualcosa di ancora più elaborato e cervellotico. Tutto è giocato allo specchio: un specchio fisico come Gabriel che specchiandosi nel 2020 non si riconosce e uno specchio più narrativo. Con Thilliez è sempre complicato dire cose perchè si rischia tantissimo lo spoiler ma una cosa va detta NON LEGGETELO SE NON AVETE LETTO IL MANOSCRITTO, lo ribadisco ancora una volta: vi spoilerete parte della trama, parte del meccanismo degli enigmi e non capirete niente del finale e finireste per dire che è un libro brutto solo perchè non lo avete capito.
C'era Due Volte è una storia di perdite e segreti: tutti ne hanno, tutti perdono qualcosa, tutti provano a proteggere gli altri mentendo. Tutti soffrono per cause diverse e noi siamo lì a guardarli in preda al nostro voyeurismo letterario: spiamo le azioni che fanno, lo schifo che pensano, l'orrore che creano.
Questo libro, molto più dei precedenti Il Manoscritto e Il Sogno, è cupo, buio, incredibilmente sadico, violento, pulp. Per cui mettetevi in testa che non ci saranno unicorni e boschi incantati. Ti tiene incollato alla pagina da cui è difficile staccarsi e come sempre gli enigmi richiedono attenzione per cui non è una lettura da fare così per passare il tempo.
Come Thilliez non c'è nessuno, come costruisce lui le trame non lo fa nessuno.
Dei tre libri fino ad ora usciti questo è senza ombra di dubbio il mio preferito in assoluto perchè brutto e cattivo come piace a me.
Buona lettura,
Qui il link del libro
BENE ORA PASSIAMO ALLA SEZIONE SPOILER. SE NON AVETE LETTO IL LIBRO GRAZIE PER L'ATTENZIONE E ALLA PROSSIMA RECENSIONE.
HO DETTO SEZIONE SPOILER! VIA DA QUI SE NON LO HAI LETTO!!!!
OK SE SEI QUI ALLORA IL LIBRO LO HAI LETTO.
Bene allora adesso possiamo parlare liberamente del libro senza paura di essere spiati da chi non lo ha letto. Io ho alcune domande ancora aperte che mi ronzano per la mente e a cui non so dare ancora risposta.
- Se teniamo conto del parallelo che troviamo nel finale inedito de Il Manoscritto e come ci suggerisce il gioco delle iniziali dei capitoli allora dobbiamo pensare che Traskman e Moscato sono gemelli. Il cadavere suicida de Il manoscritto non è Traskman ma è Moscato e Traskman-Moscato ha finto l'amnesia per cercare i suoi soci della società dello Xifopago per far pagare loro la morte di Julie di cui era davvero innamorato;
- Non sono d'accordo con chi afferma che Traskman si spacci per il proprio figlio perchè c'è qualcosa che non va con le età secondo me;
- Si parla spesso di MAGIA, la troviamo nell'enigma delle iniziali dei capitoli e troviamo ABRACADABRA col gioco delle prime lettere alla fine del finale ritrovato del Manoscritto. Perchè tutti questi riferimenti alla magia?
- La presenza di David Esquimet, il fidanzato di Louise. Le scritte dei palindromi sui muri, le lettere anonime alla madre di Julie che vengono spiegate in quel modo e a Traskman, il tutto sbolognato solo con un suicidio. Perchè? sembra un semplice riempitivo di trama cosa che con Thilliez non capita perchè mai niente è per niente.
Voi avete altre domande aperte? Ne parliamo?
Ho letto anche altrove che Traskman potrebbe essere Moscato, ma nel libro più volte Moscato è descritto come un uomo pico più che cinquantenne... troppo giovane
RispondiEliminaO sono io troppo confusa? ��
ciao scusa il ritardo nella risposta, sono io che ho scritto la recensione del libro. avevo fatto il conto degli anni e più o meno tornava; l'età non era compatibile con quelli che dicevano che Traskman adesso potesse spacciarsi per il proprio figlio. ma se teniamo conto degli anni che sono passati tra le due storie le età sono di Moscato e Traskman sono compatibili. se vuoi parlare del libro e hai instagram sotto l'articolo dove c'è il mio nome si apre la mia pagina instagram.
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