Sex Education (Stagione 3): La Recensione della Serie TV



Ideatore: Laurie Nunn

Torna la scuola di Moordale, tornano Otis, Eric, Maeve e tutti i personaggi che abbiamo imparato ad amare. Insomma è tornata Sex Education, la serie teen drama che tocca tanti argomenti sulla sessualità e che risulta più attuale che mai.

Torna con i suoi alti e bassi però, perché questa terza stagione ha un paio di cadute di stile e qualche esagerazione, qualche scelta di sceneggiatura che non ho apprezzato. Soprattutto nel finale.

Per fare un esempio di caduta di stile mi basta citare la puntata 5. Non dirò che cosa nello specifico, ma chi l'ha vista non avrà difficoltà a capire a cosa mi riferisco.


Un'altra nota, a mio parere, stonata è la rappresentazione così melodrammatica e finta che caratterizza certi momenti. Proprio da teen drama. Non sono così frequenti, per fortuna, ma quando capitavano non ho potuto non storcere il naso. Farò uno spoiler senza contesto: bacio sotto la pioggia che incomincia a scrosciare poco prima. Credo che non ci sia niente di più posticcio e finto a questo mondo. Mi ha smontato tutto il pathos e l'emozione della scena. Parere personale.

Infine qualche scelta nel finale mi è sembrata fin troppo sopra le righe e poco verosimile. Per carità, parliamo di una serie tv quindi ci può anche stare. Però stona con la prima stagione, per dire, che invece manteneva un tono più credibile.

Detto ciò ho comunque adorato questa terza stagione principalmente per due motivi: le tematiche trattate e i personaggi.


Trovo che Sex Education sia una serie necessaria, tremendamente attuale e molto utile. Utile perché fa chiarezza su tanti aspetti della sessualità di cui magari si parla poco e su cui c'è tanta ignoranza. Attuale perché spazia tantissimo nei temi trattati e va dalle molestie sessuali, all'elaborazione del lutto, alle paranoie sulle dimensioni del pene. Necessaria perché apre veramente gli occhi su quanto poco la sessualità venga trattata nelle scuole o in generale nella società di oggi. Ci si vergogna di parlare di sesso e questo crea timori, dubbi, paranoie e tanti, tanti problemi agli adolescenti che finiscono per avere come unici riferimenti e come unici maestri i video porno che trovano su internet.


I personaggi, infine, sono un altro pilastro che rende Sex Education un ottimo prodotto di intrattenimento. La serie riesce a farti affezionare a ciascuno di loro e a creare delle storyline coerenti e interessanti per ciascuno. Tanto da farvi rivalutare personaggi che nella prima stagione magari odiavate. È il caso di Adam che è entrato di diritto tra i miei personaggi preferiti, insieme all'onnipresente Eric che adoro dalla prima stagione.

Insomma Sex Education con questa terza stagione si conferma una serie di qualità, con qualche sbavatura in più rispetto alle passate stagioni ma comunque estremamente godibile, emozionate e con tanti momenti da lacrimuccia sulla guancia.


Voto alla stagione: 7.5
Voto alla serie: 8

Buona visione,



Trailer



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