Regia: Rodo Sayagues
Considerata l’ottima impressione che mi aveva fatto il primo Don’t Breathe, il timore che un sequel potesse in un certo qual modo infangarne la memoria era piuttosto alto, soprattutto nel momento in cui si legge che a dirigerlo non è più il buon Fede Alvarez, ma l’esordiente Rodo Sayagues (niente di personale amico, ma nel cinema ho imparato a mie “spese” che la fiducia la si guadagna sul campo).