Regia: Justin Benson, Aaron Scott
Spring è un film horror del 2014 diretto dalla coppia di registi composta da Justin Benson e Aaron Scott Moorhead.
Una storia d’amore a tinte horror ambientata in Italia, in cui eventi insoliti e raccapriccianti animeranno le coste pugliesi di Polignano a Mare.
Protagonista della vicenda Evan, interpretato da Lou Taylor Pucci, un ragazzo americano alle prese con la madre morente che, una volta realizzato che la propria vita non stia andando in alcuna direzione, decide di intraprendere un viaggio in Europa e più precisamente nel sud Italia. Qui incontrerà Louise, interpretata da Nadia Hilker, una ragazza ambigua e misteriosa, bella come il sole ma sfuggente come il vento. La ragazza infatti nasconde un segreto millenario e il nostro protagonista dovrà decidere se rischiare o meno la propria vita per venirne a conoscenza.
Dall’horror al romantico e viceversa, è questa l’idea dei due registi per il loro Spring, una pellicola che racconta il rapporto fra Evan e Louise, in cui emerge il doppio volto dei protagonisti e dei loro sentimenti.
Sarà il fascino dei luoghi ad alimentare la magia che si nasconde nelle pieghe della storia del film, sarà il voler sfuggire a certi stereotipi da film horror, ma con questo Spring ci troviamo di fronte ad un opera matura e consapevole che mette in mostra uno stile ben definito.
Convincente anche l’interpretazione dei due protagonisti, con la parte femminile che, se pur tedesca, incarna perfettamente la bellezza mediterranea.
L’interrogativo che sta alla base del film è sempre il solito, già visto praticamente in ogni pellicola che affronti questa tematica, è cioè se si possa fare veramente di tutto per amore, una questione tipicamente non da film horror, ma che qui in qualche modo riesce ad amalgamarsi perfettamente.
Forse un po’ eccessiva la parte in cui si cerca di spiegare le origini del mistero che si cela dietro la protagonista, un mistero che non sembra quasi interessare agli abitanti del posto, il che per alcuni versi risulta poco credibile anche in considerazione del fatto che qui da noi, in un piccolo paesino come Polignano a Mare, una come Louise non sarebbe di certo passata inosservata. Dettagli che comunque non incidono sul risultato finale, in un horror che vuole parlare di sentimenti, raccontata in modo splendido su uno sfondo da favola.
Buona visione,
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