La Strada delle Croci: La Recensione del Libro



Autore: Jeffery Deaver 

La Strada delle Croci è un romanzo del 2009 scritto dal super prolifico Jeffery Deaver e si tratta del secondo libro del ciclo che ha per protagonista l’esperta di cinesica Kathryne Dance.

Cronologicamente viene dopo La Bambola che Dorme, da cui eredita alcuni sviluppi che troveranno poi compimento in questo lavoro e complessivamente ritengo sia leggermente superiore.

Brevemente la trama. Ci ritroviamo di fronte ad un potenziale serial killer che prima di compiere i suoi delitti si diverte a lasciare delle croci sulla Highway 1, con scritta la data in cui il delitto si compirà. Scrutando il mondo di internet, dei giochi online e dei blog, i detective avranno il loro bel filo da torcere per arrivare a sbrogliare una situazione alquanto intricata.

Dopo le vicende del primo capitolo della saga, ritroviamo qui tutti i protagonisti che avevano già contribuito alla caccia al temibile Pell e ai suoi complici e ritroviamo anche gli accenni alla scienza della cinesica, di cui Kathryne Dance fa ampio uso non solo per questioni lavorative, ma pure per carpire informazioni dalle persone che le stanno accanto durante il giorno.

La faccenda delle croci intriga sin da subito e consente di immergersi immediatamente nella storia senza possibilità di sosta, grazie appunto alla figura del “killer delle croci”, la cui identità appare chiara fin da subito, anche se in realtà non ti riesci a spiegare come riesca sempre ad evitare la cattura. In effetti con le 2 svolte finali, che ribaltano la vicenda come un calzino, Deaver è riuscito non solo a soddisfare i dubbi venutisi a creare, ma anche a dare un senso “completo” alla storia che forse, dopo il primo colpo di scena finale, ancora qualche perplessità la lasciava. E devo ammettere che a sto giro mi ha fregato alla grande poiché non avevo sospettato nulla sul come fossero andate realmente le cose.


I capitoli, pur non potendoli definire kilometrici, risultano forse un po’ troppo lunghi per i miei gusti, in quanto preferisco quelli sulle 4 o 5 pagine al massimo. La storia tuttavia è molto ben raccontata, piuttosto lineare e con poca alternanza di vicende, riprendendo molto spesso nel nuovo capitolo ciò che era terminato nel precedente.

Assieme alla squadra già conosciuta ne La Bambola che Dorme, troviamo poi l’ottimo innesto del cibernetico John Boling che, in aggiunta all’apporto significativo offerto per risolvere il caso, in un certo qual modo si inserisce con prepotenza all’interno del rapporto - non rapporto tra Dance e O’Neil. Un rapporto che, visti gli ultimi sviluppi, probabilmente riserverà sorprese nei prossimi capitoli.

Tra l’altro a Deaver piace molto giocare con le vicende personali dei protagonisti e non stupisce a tal proposito l’inserimento della vicenda della madre di Kathryne, un elemento di disturbo nelle caccia al nuovo serial killer, nonché fonte di collegamento con le vicende narrate nel romanzo precedente.

In aggiunta a quanto detto, troviamo poi tutto il discorso sulla potenza dell’internet e di come possa esso diventare nocivo se usato in maniera non razionale. Mi preme specificare tutto questo, in quanto il libro è stato scritto nel 2009, ma le tematiche affrontate risultano assolutamente attuali e forse ancora maggiormente amplificate ai giorni nostri.

Giudizio complessivo: 8

Enjoy,



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