Regia: Mitzi Peirone
Pellicola decisamente interessante della giovane regista italiana, qui al suo debutto e responsabile anche della sceneggiatura, in un thriller psicologico tutto al femminile in grado di affascinare e disturbare allo stesso tempo.
Mitzi Peirone, nata e cresciuta a Torino e, dopo un passato da modella, ha deciso di dare un cambio radicale alla sua vita trasferendosi negli Stati Uniti per dedicarsi al mondo del cinema, da qui ne è nato Braid, un folle e surreale incubo ad occhi aperti.
Protagoniste della vicenda Tilda e Petula, interpretate rispettivamente da Sarah Hay e Imogen Waterhouse, due giovani ragazze che, grazie alla loro attività di spacciatrici, sono riuscite a raccogliere una considerevole somma di denaro.
Le due ragazze vedranno però svanire i loro sogni dopo l’intervento della Polizia e si ritroveranno costrette a chiedere ospitalità a Daphne, interpretata da Madeline Brewer, una loro vecchia amica d’infanzia che vive da sola nella grande casa di famiglia e che custodisce in una cassaforte una grossa somma di denaro ricevuta in eredità.
La ragazza però non sembra essere del tutto normale e sottopone le due ragazze a tre rigide regole fondamentali per la loro convivenza: tutti devono giocare, non sono ammessi estranei e nessuno può abbandonare la partita.
Il piano di Tilda e Petula per impossessarsi dell’eredità di Daphne si farà sempre più complicato.
Un film surreale, in cui viene chiesto allo spettatore di immergersi a pieno nella struttura della pellicola per capirla fino in fondo, e vi avverto, non sarà affatto facile.
Una pellicola forse anche difficile da decifrare, in cui non mancherà anche qualche richiamo al genere horror, ma che riesce a mantenere alta la curiosità nello spettatore per tutta la sua durata.
Siamo quindi di fronte ad un prodotto non ben identificato, un ibrido quasi futuristico, ma che se guardato dalla giusta prospettiva potrebbe risultare addirittura perfetto.
Pellicola decisamente consigliata, in cui al termine della sua visione verrete probabilmente pervasi da un forte senso di spaesamento.
Capolavoro o flop clamoroso? Starà a voi deciderlo.
Buona visione,
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