Regia: Brett Simmons
Basato sull’omonimo racconto horror del 1902 di William Wymark Jacobs, da cui venne realizzata un’altra pellicola nel 1948, in questo The Monkey’s Paw, che in Italia venne commercializzato con il titolo La Zampa di Scimmia, il regista californiano sceglie un’ambientazione più moderna, pur restando fedele alla macabra storia originale.
Protagonisti della vicenda Jake e Tony, interpretati rispettivamente da J. C. Thomason e Stephen Lang, due amici entrambi operai all’interno di una grande officina della città. Jake è il più giovane dei due, tormentato dalle vicende sentimentali e dalla malattia di cui soffre la propria madre. Tony invece è il classico vecchio e ubriaco a cui il tribunale ha impedito di vedere suo figlio.
Restando fedeli alla storia originale, entrerà in scena una zampa di scimmia, un antico talismano in grado di realizzare tre desideri per chi se ne impossessa. Ed è proprio con questa antica tematica che il regista statunitense mescola le problematiche della società moderna, problematiche con le quali sarà facile far emergere desideri di onnipotenza e di riscatto sociale.
Simmons riesce a confezionare un prodotto tutto sommato lineare, probabilmente non un capolavoro, riuscendo anche ad incastrare momenti drammatici come il rapporto tra Tony e suo figlio.
Pellicola che quindi, più che un horror vero e proprio, cerca di raccontare una storia macabra, in cui comunque non mancheranno, se pur con il giusto dosaggio, alcune scene di sangue e di violenza.
Siamo quindi di fronte ad una storia, una pellicola che non resterà negli annali, ma che comunque si lascia guardare piacevolmente. Consigliato se conoscete già la tematica e se cercate un film senza troppe pretese per una serata tranquilla.
Buona visione,
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