Regia: Mike Gan
Pellicola interessante girata in un’unica location, in grado di trasmettere la giusta tensione claustrofobica di genere.
Melinda, interpretata da Tilda Cobham Hervey, è una ragazza un po’ eccentrica che lavora come commessa all’interno di una stazione di servizio. Insieme a lei troviamo Sheila, interpretata da Suki Waterhouse, che a differenza della prima si rivela avere un carattere più effimero divertendosi a prendere in giro proprio Melinda durante l’orario lavorativo.
Melinda, la vera protagonista dell’intera vicenda, appare sin da subito bizzarra, come in una delle primissime scene del film in cui la vediamo provare piacere ad immergere il dito nel caffè bollente. Sembra quasi come se qualcosa di pericoloso in lei sia pronto ad esplodere in attesa di una scintilla. Questa scintilla scatterà con l'arrivo di Billy, interpretato da Josh Hutcherson, un criminale disperato che si presenta nella stazione di servizio in cui lavorano le due ragazze con l’intenzione di compiere una rapina.
Film interessante in cui il regista riesce a non far pesare più di tanto la scelta della singola location, riuscendo in alcune occasioni a trasmettere allo spettatore la sensazione di trovarsi nella stazione di servizio insieme ai protagonisti.
Opera che comunque non è esente da difetti, soprattutto considerando che per la prima parte del film non succede praticamente nulla.
Pellicola consigliata se siete alla ricerca di un film da guardare senza troppe pretese e se, come me, siete amanti dei thriller ad ambientazione singola, quei film che per alcuni versi ricordano il cinema di Quentin Tarantino, anche se qui il paragone risulta probabilmente eccessivo.
Buona visione,
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