Il Caso che Ispirò il Film L’Esorcista
Robbie Mannheim è il nome di fantasia di un bambino che, negli anni '40, subì un esorcismo. Il diario del sacerdote Raymond Bishop è l'unico documento che testimonia l'evento.
Infanzia
Robbie nasce nel 1936 da una famiglia tedesca. Figlio unico, con grandissimi problemi di integrazione con gli altri bambini, era timido e preferiva la compagnia della famiglia.
Un’influenza negativa fu la zia Harriet, una spiritualista che lo iniziò a giochi decisamente inappropriati, come la tavola Ouija.
Le attività paranormali iniziarono subito dopo la morte della zia Harriet. Roland iniziò ad avvertire rumori di passi, strane frequenze radio ecc..
La famiglia, in preda al panico, chiese aiuto ad un pastore luterano, il reverendo Luther Miles Schulze. Il ragazzo fu sottoposto ad alcuni esami medici e psichiatrici, senza però avere un riscontro positivo.
A questo punto, il reverendo ed alcuni suoi collaboratori trascorsero una notte (il 17 febbraio del 1949) nella casa del ragazzo, per osservarlo durante il sonno.
Il reverendo riferì che quella notte si sentiva il letto muoversi e il rumore di alcuni graffi sulle pareti. Durante il resto della notte, una poltrona si capovolse e le coperte iniziarono a muoversi da sole. Il giovane Roland acquisì una forza notevole a tal punto da prendere a schiaffi il prete.
Nove sacerdoti e trentanove altri testimoni, assistettero a questi episodi, documentando l’esperienza. E a questo punto cominciò a serpeggiare l'idea di un esorcismo. Durante il quale il ragazzo riuscì a ferire il braccio di uno dei preti, procurandogli un taglio. Interruppero immediatamente il rito e il ragazzo fu rimandato a casa dei genitori.
Quando rientrò, il suo corpo mostrava evidenti segni di violenza simili a dei lividi. Infatti i genitori sospettarono che i sacerdoti lo avessero più volte colpito sia sul corpo che sulla testa.
Decisero allora di portarlo a St. Louis, dove un cugino di Robbie contattò uno dei suoi professori all’università, il reverendo Raymond J. Bishop. Il vicario, visitando il ragazzo, si accorse della sua ripugnanza per qualsiasi cosa di sacro.
Il comportamento di Roland Doe, peggiorò notevolmente, assumendo anche toni e versi di voce mai ascoltati prima.
Il reverendo Bowdern, un assistente di Bishop, chiese il consenso all’arcivescovo per un rito più efficace, affinché si potesse liberare il ragazzo (che nel frattempo fu ricoverato in un ospedale psichiatrico) dalle "personalità" che lo affliggevano.
Ottenne il consenso, a patto che i due sacerdoti tenessero un diario dettagliato di tutto ciò che facevano e che assieme a loro potesse assistere la famiglia e altri due sacerdoti, Halloran e William Van Roo.
Il reverendo Halloran affermò più volte che dei simboli simili a dei marchi di origine malvagia apparvero sul corpo del giovane durante il rito.
Il rituale dell’esorcismo fu eseguito una trentina di volte nell’arco di alcune settimane e la famiglia del ragazzo, iniziò a vedere miglioramenti fino a quando non fu dimesso. Da quel giorno Roland non ebbe più episodi. Visse una vita tranquilla, si sposò ed ebbe dei figli.
Per la chiesa, il ragazzo fu posseduto da un’entità demoniaca.
Il caso di Robbie Mannheim ispirò il romanzo L'Esorcista di William Peter Blatty del 1971. Anche il regista William Friedkin, si documentò su questo caso prima di dare vita ad uno dei film più famosi al mondo e fra i pionieri della cinematografia horror: L'Esorcista, basato appunto sul libro di Blatty.
Il film Possessed (2000) ha preso spunto da questa storia, anche se è più affine alla storia del libro di Allen.
È stato inoltre realizzato nel 2010 un documentario dal titolo: The Haunted Boy: The Secret Diary of the Exorcist, dove un gruppo di investigatori si reca nel luogo in questione e scopre il diario che si dice sia tenuto da William S. Bowdern (Wikipedia).
Conoscevate l'esorcismo di Roland Doe?!
Diteci la vostra nei commenti....
Nessun commento:
Posta un commento